di Marco Zonetti
Un’indiscrezione di Dagospia ha scosso il sabato pre-ballottaggio lanciando sulla Rai una bomba secondo la quale, la prossima settimana – mercoledì 20 o giovedì 21 ottobre – l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes procederà a nominare i nuovi direttori dei Tg e delle reti. E Dago precisa: “L’indirizzo di Mario Draghi è stato chiaro: no alle ingerenze, alle pressioni e alle “consultazioni” della politica”. Quindi il sito di Roberto D’Agostino chiude con un “avviso ai ‘navigati’: si segnala una scarsa sintonia tra l’Ad Fuortes e la Presidente Marinella Soldi, che non è un Marcello Foa qualsiasi ma una cresciuta a pane e televisione“.
A parte le baruffe tra i vertici, al momento i nomi circolati più assiduamente sono quelli di Marcello Ciannamea (Centrodestra) e Mario Orfeo (Centrosinistra ma gradito anche a Forza Italia) per la guida di Rai1; per il timone di Rai2 si parla invece di Angelo Mellone o Paolo Corsini, entrambi in quota Fratelli d’Italia, o della conduttrice Annalisa Bruchi sostenuta da Forza Italia (ma l’attuale Direttore Ludovico Di Meo dovrebbe restare al suo posto fino al 1 dicembre per poi migrare a dirigere la Tv di San Marino); mentre per Rai3 sono in lizza lo stesso Orfeo e Stefano Coletta, che lascerebbe obtorto collo l’ambìta Prima Rete tornando sui suoi passi per andare a sostituire Franco Di Mare.
Per le redini del Tg1 la lotta è invece tra Antonio Di Bella, la rampantissima ex Presidente Rai Monica Maggioni (vicina al Pd ma soprattutto agli “ambienti che contano” e che ruotano attorno al Governo Draghi) e Simona Sala (sgradita però a Matteo Salvini e alla Lega). Sono inoltre in salita le quotazioni di Natalia Augias (figlia di Corrado) e di Costanza Crescimbeni. Al Tg2 dovrebbe rimanere ben saldo Gennaro Sangiuliano, più vicino al Carroccio che non a FdI, ma difeso a spada tratta da tutto il Centrodestra; mentre – se Orfeo dovesse andare a dirigere Rai3 o Rai1 – dovrebbero contendersi la direzione del Tg3 Giuseppe Carboni (attuale vertice del Tg1 espresso dall’ormai declinante M5s, e che sconta una linea editoriale troppo appiattita sul duo Conte-Casalino ai tempi del Governo giallo-rosso) e Giovanna Botteri, che ha da poco lasciato la sede Rai di Pechino.
Fuortes però potrebbe ancora una volta sparigliare le carte come ha fatto finora, tirando fuori dal cilindro nuovi nomi rispetto a quelli circolati con più frequenza. Staremo a vedere. Intanto, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), commentando l’indiscrezione di Dagospia, ha auspicato che, in occasione delle nomine, “Agcom si pronunci prima e tempestivamente su ripetute violazioni pluralismo e Par Condicio, addirittura al Tg2 nell’ultimo giorno di campagna elettorale. Sanzioni dopo nomine sarebbero ennesima beffa“.
L’On. Anzaldi si riferisce alla lettera-esposto da lui stesso inviato all’Autorità Garante per le garanzie nelle comunicazioni, riferendosi all’edizione delle 20.30 del Tg2 di Sangiuliano andata in onda venerdì 15 ottobre 2021, con un servizio ricco di rimandi visivi al candidato sindaco di Roma del Centrodestra Enrico Michetti, senza dedicare un solo secondo al contendente Roberto Gualtieri del Centrosinistra. Un servizio che, secondo Michele Anzaldi, potrebbe aver violato la Par Condicio. Sulla presunta faziosità del Tg2 (e del Tg1) riguardo al ballottaggio romano si sono dati aspra battaglia anche i commissari del Pd e del Centrodestra in Vigilanza Rai, come riportato da VigilanzaTv e Dagospia. Contenzioso a suon di comunicati stampa che adombrava, tra le righe al vetriolo, quello più sotterraneo che serpeggia a Viale Mazzini per le prossime nomine Rai. In attesa degli spietati responsi dei ballottaggi.