Rai, Orfeo revocato: le reazioni della politica e il “giallo dei palinsesti”

Mario Orfeo Carlo Fuortes
Mario Orfeo

di Marco Zonetti 🖋️

Mario Orfeo, ex Dg Rai nonché – caso unico nell’azienda – già Direttore di Tg1, Tg2 e Tg3 è una figura mitologica come il cognome che porta. Potentissimo, temutissimo e noto per essere estremamente vendicativo (dettaglio di non poco conto), in questi anni è riuscito a occupare sempre posti di primo piano a Viale Mazzini anche in situazioni politiche avverse – come durante il governo Lega-M5s – figurando sempre tra le figure papabili per conquistare la poltrona di Amministratore Delegato.

Ecco perché la notizia della revoca della sua carica di Superdirettore dell’Approfondimento per espresso volere dell’Ad Carlo Fuortes, notizia lanciata da Dagospia nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 1 giugno 2022, ha avuto in una sonnacchiosa giornata prefestiva l’effetto dirompente di una bomba atomica.

Dopo i primi momenti d’incredulità, le reazioni politiche non si sono fatte attendere: Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha preteso chiarezza da Viale Mazzini sulla decisione chiedendo se il Governo Draghi la condivida; il Presidente della Vigilanza Alberto Barachini (Fi) ha annunciato una prossima audizione di Fuortes per spiegarne i motivi; il Senatore Maurizio Gasparri (Fi) ha sentenziato: “Una Rai che lascia commentare la guerra a improbabili professori di dubbia fama, interviene su Orfeo, dopo essere rimasta inerte di fronte a programmi scandalosi”. Il Pd ha prontamente (ma, c’è da dire, senza prese di posizione personali da parte di esponenti di spicco) difeso “Orfeo e la sua indubbia professionalità” e si dice che perfino parte dell’un tempo acerrimo nemico M5s, ovvero la corrente governista vicina a Luigi Di Maio, abbia deplorato la decisione.

Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti, ha dal canto suo sottolineato come né l’Ad né la Presidente Soldi abbiano informato “anche informalmente” il CdA della decisione relativa alla rimozione di Orfeo. “Per quanto mi riguarda”, ha scritto Laganà su Twitter, “il Direttore Approfondimento è ancora in carica”. (Ieri peraltro è giunta la notizia secondo cui, a decorrere dal 6 giugno prossimo, Fabrizio Casinelli diverrà Ufficio Stampa Rai in sostituzione di Stefano Marroni, destinato ad altro incarico. Grandi manovre a Viale Mazzini, insomma…)

La decisione che investe la cruciale direzione dell’Approfondimento Rai plana per giunta in un momento delicatissimo immediatamente precedente alle elezioni amministrative del 12 giugno prossimo; e arriva soprattutto pochi mesi prima delle politiche. Mentre s’ipotizzano i più coloriti scenari che avrebbero condotto alla fatale defenestrazione, a nostro parere il casus belli tra Fuortes e Orfeo va cercato soprattutto nella composizione dei prossimi palinsesti estivi, che – secondo la versione ufficiale di Viale Mazzini – il secondo non avrebbe presentato.

Palinsesti nei quali, tuttavia, erano stati già annunciati alcuni programmi, in primo luogo il talk che avrebbe dovuto sostituire #Cartabianca nei mesi estivi, condotto da Giorgio Zanchini e Roberta Rei. E a proposito della discussa trasmissione di Bianca Berlinguer, nella sua ultima audizione in Commissione di Vigilanza, Fuortes aveva lasciato intendere una triste sorte futura per i talk show politici in Rai, giacché quel genere di programma era a suo avviso più adatto all’intrattenimento leggero. Molti lessero tra le righe delle parole dell’Ad Rai una sentenza di morte per #Cartabianca, in quel momento nel mirino politico-istituzionale per via del caso Orsini; tanto che dichiarazioni dell’Ad in Vigilanza scatenarono una più o meno generale mobilitazione politica a favore della Berlinguer in nome di una lotta contro la censura nella Tv di Stato.

Qualche settimana più tardi, VigilanzaTv raccontò poi di un incontro tra Fuortes e la Berlinguer, nel quale spiccava l’assenza di Orfeo. Notizia mai smentita. L’incontro avrebbe visto Ad e conduttrice mettersi d’accordo per mantenere #Cartabianca nei palinsesti autunnali, confutando così una volta per tutte le voci di chiusura del programma.

Con ogni probabilità, dunque, la ragione per la rimozione di Orfeo va cercata negli eventi occorsi nel lasso di tempo che divide l’audizione di Fuortes in Vigilanza (con le sue dichiarazioni sui talk show e sulle sorprese nei prossimi palinsesti) e il suo incontro con la Berlinguer che ha azzerato tutto mantenendo di fatto lo status quo. Cos’è successo nel periodo di tempo che separa i due avvenimenti? Cos’ha fatto cambiare idea all’Ad Fuortes riguardo a #Cartabianca? Per giunta non era certo ignoto a Viale Mazzini che “Napoleone” Fuortes e “Marione” non si sopportassero…

Forse ne sapremo di più nella prossima audizione dell’Ad Rai in Vigilanza, sempre che la bagarre scatenata nei palazzi del potere dalla revoca dell’incarico a Orfeo non induca Fuortes a fare dietrofront e a riassegnargli la poltrona strappatagli. In ogni modo, è indubbio che l’ex Superdirettore dell’Approfondimento non si limiterà a sorridere mestamente e a svanire nel tramonto, ma che darà battaglia. E se il suo omonimo letterario è noto per essere riuscito a tornare dall’inferno, è più probabile che l’Orfeo di Viale Mazzini si appresti a scatenarlo in terra, l’inferno.

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