Rai. Pro Vita e Famiglia: “Sanremo blasfemo. Via Amadeus e Ad Salini, chi sbaglia paghi”

Il Festival di Sanremo 2021 si concluso una decina di giorni fa ma ancora discutere. Mentre la questione del calo degli ascolti tormenta i vertici Rai, per via delle compensazioni agli investitori pubblicitari (la kermesse era stata venduta al 55% di share, e non ha neanche sfiorato il 50%), Pro Vita e Famiglia Onlus si scaglia contro la Tv pubblica. Rea, secondo l’associazione, di aver ospitato in prima serata per cinque puntate siparietti blasfemi e pro gender.

“Ma l’Ad Fabrizio Salini e’ ancora al suo posto?” dichiara il Presidente di Pro Vita e Famiglia, Toni Brandi. “E Amadeus continua a condurre programmi tv normalmente? E’ ora di dire basta! Chi sbaglia paghi. Il Festival di Sanremo 2021 ha offeso e mortificato la sensibilità di chi crede con volgari parodie della Fede cristiana. Per questo abbiamo lanciato una petizione che in pochi giorni ha raggiunto ad oggi oltre 52.000 firme e che chiede alla Rai che il servizio pubblico non mandi mai più in onda ‘spettacoli’ blasfemi. E sia Amadeus che Salini dovrebbero dimettersi come chiedono milioni di cristiani offesi. Nessuno avrebbe mai pensato di offendere le altre confessioni religiose ma i cristiani si’, possono essere insultati in mondovisione?”.

Pro Vita e Famiglia onlus parte per giunta oggi, lunedì 15 marzo 2021, con una campagna di maxi manifesti e camion vela sul tema, a Roma e davanti alle sedi Rai. “Non si tratta solo di una questione di libertà religiosa” – aggiunge Jacopo Coghe, vice presidente della Onlus – “alcune performance hanno indignato anche molti spettatori non credenti. Le famiglie Italiane non ne possono più“.

E ancora: “Come se non fosse stata sufficientemente grave l’ennesima genuflessione al gender, dall’indifferentismo sessuale e alla “sessualità fluida”, Amadeus & co hanno mandato in onda “esibizioni” blasfeme e oltre il limite della decenza di un “artista” che non merita neppure di essere menzionato, a cui ha dato manforte anche il co-conduttore Rosario Fiorello, che oltretutto aveva appena ricevuto il premio “Città di Sanremo“. La Rai chieda scusa agli italiani! Non si possono più sopportare e subire offese. Stop alla TV di regime, che dileggia e insulta la fede di milioni di italiani e diffonde il gender nelle proprie trasmissioni”.