Rai, Sindacati sul piede di guerra dopo i palinsesti. “Fuortes sbaglia tutto”

Carlo Fuortes Ad Rai
L’Ad Rai Carlo Fuortes

di Marco Zonetti 🖋️

Lo sciopero di alcune sigle sindacali Rai svoltosi domenica 26 giugno 2022, giorno di ballottaggi per le elezioni amministrative, ha impedito alla Tv pubblica di approntare uno speciale in prima serata che seguisse lo spoglio dei dati. Lasciando così spazio alle Tv commerciali, Rete4 e La7, che – con la copertura degli esiti dei ballottaggi – hanno battuto il record di ascolti superando finanche Rai1.

L’Ad Rai Carlo Fuortes, interpellato al riguardo durante la conferenza stampa per la presentazione dei palinsesti 2022-2023, ha commentato così: “Gli effetti sul commento dei risultati delle ultime elezioni sono stati relativi. Il Tg1 ha fatto il suo speciale, RaiNews ha continuato ad informare, era comunque una informazione relativa ad alcune città e comunque non credo ci siano stati grossi danni. Ovviamente le dinamiche delle relazioni sindacali non possono essere condizionate da un singolo caso. Direi che il Tg1 in particolare è riuscito a dare informazione prontamente la sera delle elezioni e direi senza nessun problema“.

In realtà Rai1 ha mandato in onda la replica di uno Speciale Tg1 già andato in onda, e RaiNews ha iniziato a occuparsi dei ballottaggi solo dopo la mezzanotte, quando ormai Rete4 e La7 avevano già ampiamente informato i telespettatori. E da ore.

Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, ha così commentato su Twitter le parole del vertice Rai: “Per l’Ad Rai Fuortes non aver seguito i ballottaggi delle amministrative (coperti invece dalle tv commerciali) a causa di uno sciopero ‘non ha creato grossi danni’. Certo, tanto alla Rai i soldi del canone arrivano lo stesso, anche se trasmettono il segnale orario. Da non credere“.

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto e pubblicato il comunicato sindacale delle Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FNC-UGL SNATER LIBERSIND-CONFSAL contenente una draconiana requisitoria nei confronti del piano industriale dell’Ad Rai Carlo Fuortes, definito senza mezzi termini “un piano di distruzione”.

Segreterie nazionali sindacali che oggi tornano alla carica contro il vertice della Tv pubblica, come riportato dall’Adnkronos. “Le dichiarazioni rilasciate durante la presentazione dei palinsesti dall’amministratore delegato Rai in relazione allo sciopero del personale di produzione tv impongono una riflessione. Fuortes sbaglia tutto: tempi, modi e parole. E continua a farlo senza soluzione di continuità“.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fnc Ugl, Snater Libersind evidenziano quindi “troppa superficialità a danno di un’azienda che invece avrebbe bisogno di maggiore professionalità. Valutare uno sciopero dal solo ‘danno’ causato, senza interrogarsi sugli aspetti che hanno portato allo sciopero stesso, lascia senza
parole. Mostra tutti i limiti di chi dovrebbe guidare un gruppo in un percorso di crescita e invece passeggia tranquillo senza preoccuparsi di guardare se dietro qualcuno lo stia realmente seguendo
“.

I sindacati deplorano “un piano editoriale criticato pesantemente dai dati di ascolto” e “un piano industriale che ipotizza cessioni e dismissioni”. E concludono: “A meno che il piano della
politica non sia quello di devastare un’azienda importante come Rai, c’è il disperato bisogno che qualcuno intervenga per rimettere in corsa Rai e definirne con attenzione l’orizzonte verso cui tendere
“.

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