Rai, vittoria di Anzaldi (Iv): stop al piano di Foa, sarà il nuovo CdA a decidere sulla sede di Milano

Il Presidente Rai Marcello Foa
Il Presidente Rai Marcello Foa

Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza, riporta una importante vittoria sul fronte della nuova sede milanese della Tv di Stato, sulle cui sorti sembrava aver deciso definitivamente con un blitz il CdA in scadenza. L’On. Anzaldi aveva più volte eccepito sulle ultime operazioni e manovre del Consiglio di Amministrazione in uscita, operazioni e manovre che avrebbero finito per riverberarsi sui nuovi vertici Rai in arrivo. Una fra tutte, per l’appunto, la creazione di una “Saxa Rubra milanese” con lo spostamento del centro di produzione da Via Mecenate nella nuova sede nel polo di Portello della Fiera di Milano, un’operazione sulle cui controversie politiche avevamo già parlato qui.

Ma i revisori dei conti nominati dal Mef Marcello Di Nuzzo, Presidente del Collegio, Giovanni Ciufarella e Maria Teresa Mazzitelli, stando a quanto rivela Francesco Pacifico sul Messaggero, hanno “congelato le speranze e piani” del Presidente Rai Marcello Foa in quota Lega, informandolo che “non era il caso che l’attuale CdA approvasse il progetto nella sua ultima convocazione, prossimo com’era e com’è alla sua scadenza”. Tanto che nella delibera è scritto che sarà il prossimo Consiglio di Amministrazione ad approvare o a bocciare il progetto.

Progetto che, per giunta, sarebbe in perdita fino al 2029 con un costo di 152 milioni di euro fino al 2052, ovvero cinque milioni di affitto l’anno. Una gravosa eredità che potrebbe seriamente incidere sul futuro dell’azienda già in profondo rosso. Tanto più gravosa poiché lasciata da un Consiglio di Amministrazione sfiduciato nonché, seppur aggrappato con le unghie e con i denti alla poltrona come se fosse l’ultimo treno per fuggire da una città in fiamme, in imminente uscita da Viale Mazzini. Oltre il danno, la proverbiale beffa, insomma.

Accanto alle polemiche scaturite dalla decisione in extremis e dal colpo di coda di un CdA in imminente dipartita da Viale Mazzini, con un’interrogazione del Senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) e prese di posizione contrarie all’operazione da parte del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti e della sindaca romana Virginia Raggi (e conseguenti risposte piccate da parte del sindaco milanese Beppe Sala e della vicepresidente della giunta lombarda Letizia Moratti, che invece difendono la decisione del CdA Rai), ecco che si palesava inoltre un “inghippo” scoperto a suo tempo dal Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi.

Fu proprio il Deputato di Italia Viva, nel 2017, a denunciare infatti i “faraonici” lavori di ristrutturazione milionaria del gigantesco studio televisivo di Milano che ospita il programma Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio. Uno studio sito in una sede, quella di Via Mecenate “peraltro in affitto e non di proprietà”. A questo punto è lecito porsi un interrogativo: a cosa è servito spendere quasi due milioni di euro per rimodernare una struttura che ora, con il passaggio in un’altra sede, dovrebbe essere abbandonata, e per giunta anzitempo rispetto alla scadenza del contratto di affitto? Chi pagherà per questo immane spreco di denaro pubblico? I revisori dei conti, in ultima analisi, devono essersi posti lo stesso interrogativo, agendo di conseguenza.