Rai1, Aldo Grasso stende (con stile) Maurizio Costanzo sul caso Maggioni

 Rai1 Aldo Grasso stende Maurizio Costanzo

Del caso Coletta-Maggioni-Costanzo e dei patetici “tarallucci e vino” con il quale si è concluso – con il direttore di Rai1 a difendere il flop dell’ex presidente(ssa) bacchettando il conduttore di S’è fatta notte, e questi a scusarsi e a implorare un’ospitata a Sette Storie – abbiamo discusso a profusione qui.

Nella diatriba si è inserito successivamente Aldo Grasso nella sua rubrica A fil di rete sul Corriere della Sera. Così scrive il critico televisivo:

Ha ragione Maurizio Costanzo; basta con gli ex presidenti della Rai che tornano a fare i giornalisti in Viale Mazzini, occupando spazi che potrebbero essere assegnati a giovani reporter. E poi la tirano per le lunghe, confinano altri programmi nel buio della notte.

E fin qui tutto bene. Il critico dà quindi ragione a Costanzo sul fatto che quella di cui sopra, dei presidenti Rai che tornano a fare i conduttori in video, sia un’anomalia tutta italiana degli ultimi anni. Ma Aldo Grasso, oltre che sottile umorista, è sadico fustigatore delle sue vittime e prosegue:

“L’attuale presidente della Rai è Marcello Foa, giornalista sovranista. Finito il mandato, difficile che Il Corriere del Ticino se lo riprenda a fare i conti. Cosa farà? Un programma Rai, che andrà in onda di sera e risospingerà l’attesissimo programma di Costanzo nel cuore della notte“.

A questo punto, dopo aver cucinato ben bene la preda, l’affondo:

Ha ragione Maurizio Costanzo, anche perché, grazie a questo suo coraggioso intervento, ho scoperto che conduce un programma sulla Rai. Fino a ieri, credevo lavorasse per Mediaset, dove ha sgobbato per molto tempo anche contro la Rai (legittima concorrenza) dove regna sovrana la sua signora, dove dovrebbero essergli molto riconoscenti. È l’anomalia tutta italiana del Servizio pubblico: verso ex presidenti ed ex conduttori”.

E chi siano gli “ex conduttori” ai quali allude sarcasticamente Aldo Grasso è facilissimo intuirlo. Ci sentiamo di aggiungere una postilla inquietante al commento del critico televisivo. Non è necessario attendere la fine del mandato di Marcello Foa per vederlo alla conduzione di un programma. Annalisa Bruchi, direttrice del Prix Italia, e Franco Di Mare, direttore di Rai3, sono due dirigenti nonché al contempo conduttori di trasmissioni. Ma nessuno, a parte il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, solleva la questione.

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