Rai1, con il Premio Agnes la Tv pubblica diventa apoteosi del conflitto d’interessi

Alberto Matano e Mara Venier con Simona Agnes

Di Marco Zonetti

Siamo stati i primi, molti mesi fa e varie volte, a sottolineare come il Premio Biagio Agnes, ambìto riconoscimento giornalistico intitolato all’ex Direttore Generale della Rai scomparso nel 2011 e organizzato dalla Fondazione omonima che fa capo alla figlia Simona Agnes, fosse l’apoteosi dell’autoreferenzialità. Un “premio internazionale a conduzione familiare”, con i giurati che coincidono con i premiati (Antonio Polito, nell’edizione 2020) e una spartizione di fatto dei premi tra Rai (che trasmette televisivamente l’evento), Corriere della Sera (le cui firme e quelle della galassia editoriale RCS MediaGroup sono presenti in massa fra i giurati) e Il Sole 24Ore (house organ di Confindustria che patrocina il tutto). Con l’ingresso della Agnes nel Consiglio di Amministrazione Rai (scatenando per giunta un fiume di polemiche politiche inerenti alla defenestrazione di Giampaolo Rossi in quota Fratelli d’Italia), il tutto si è tramutato nell’apoteosi del conflitto d’interesse.

Basti solo guardare l’invito alla conferenza stampa che introdurrà l’edizione 2021 del premio, come di consueto trasmesso su Rai1 – quest’anno precisamente sabato 11 settembre in seconda serata. Ci scuserete le ripetizioni, ma sono funzionali. Alla conferenza stampa interverrà la Presidente del Consiglio di Amministrazione Rai Marinella Soldi, che però – l’invito non lo dice – è anche Presidente Onoraria del Premio Biagio Agnes. Alla conferenza sarà ovviamente presente Simona Agnes, giurata del Premio Biagio Agnes e Presidente della Fondazione Biagio Agnes che organizza il Premio Biagio Agnes. E che da qualche mese è anche, come detto sopra, membro del Consiglio di Amministrazione Rai (l’invito lo omette). Ci sarà anche Gianni Letta, Presidente della Giuria del Premio Biagio Agnes, nonché consigliere fidato di Silvio Berlusconi e promotore della candidatura di Simona Agnes nel Consiglio di Amministrazione Rai in quota Forza Italia. Se poi aggiungiamo che in giuria del Premio Biagio Agnes c’è Aurelio Regina, partner di spicco della società svizzera Egon Zehnder che ha vagliato i curricula dei candidati al Consiglio di Amministrazione Rai, fra cui quello della stessa Simona Agnes, insomma… c’è da avere le vertigini in un tale tourbillon di commistioni. Sarà interessante vedere i nomi dei premiati, vi aggiorneremo.

Oltre a tutto ciò, abbiamo il caso più unico che raro di un membro del CdA della Rai che ha anche un programma in onda su Rai1 (presentato ancora una volta dai cari amici della Agnes Mara Venier e Alberto Matano) e, come se non bastasse, una seconda trasmissione in partenza su Rai2. Ovvero Check-Up, del cui ritorno sui teleschermi dopo quasi un ventennio (e diversi rifiuti da parte dei vari Dg che si sono avvicendati negli anni) abbiamo parlato per primi e a profusione, trasmissione ideata dal fu Biagio Agnes e prodotta dalla Fondazione Biagio Agnes che fa capo a Simona Agnes.

Possibile che nessuno sollevi una benché minima obiezione su tutti questi conflitti d’interesse nella Tv di Stato pagata dal canone? Possibile che tutti trovino normale una tale situazione? L’Ad Carlo Fuortes cosa ne pensa? Ah, stavamo per dimenticarci che sarà anch’egli ospite del Premio Biagio Agnes e che quello sarà il suo “debutto in un programma di Rai1” in qualità di Amministratore Delegato Rai. A questo punto, consentiteci di dubitare che possa eccepire sulla situazione di cui sopra. Non il migliore dei debutti, in ogni caso.

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