Rai1. Lega attacca Oggi è un altro giorno per le fiabe “gender”

oggi è un altro giorno
Serena Bortone conduce Oggi è un altro giorno su Rai1

Ieri avevamo anticipato, da molte segnalazioni giunteci, come le fiabe classiche rilette a Oggi è un altro giorno su Rai1 in chiave femminista da Emma Dante, con La Bella Addormentata versione lesbo e Pinocchio “ermafrodito”, non fossero piaciute ai piani alti di Viale Mazzini ma soprattutto a vari esponenti politici.

La nostra segnalazione è stata rilanciata ieri da Dagospia e questa mattina anche dal Secolo d’Italia in un articolo di Luisa Perri. E la Lega parte all’attacco. “Nel programma Oggi è un altro giorno, in onda nel pomeriggio di Rai1, si è parlato di fiabe classiche rilette in chiave femminista, arrivando a trattare di Bella Addormentata lesbica e Pinocchio essere ermafrodito. Inaccettabile in fascia protetta sull’Ammiraglia del Servizio Pubblico“. Lo denunciano i parlamentari della Lega Alessandro Morelli, Giorgio Maria Bergesio, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Umberto Fusco, Elena Maccanti, Simona Pergreffi e Simone Pillon.

E proseguono: “La Lega dice no alla propaganda gender sulle Reti Rai e in primis in orari in cui i bambini sono davanti alla televisione. Presentiamo lunedì una interrogazione in Vigilanza. Gli spettatori più piccoli” concludono i parlamentari della Lega “hanno bisogno di rassicurazioni, specie in questo periodo ancor più delicato, e non di stravolgimenti che potrebbero turbare la loro sensibilità. Ci auguriamo che non accada mai più“.

Sull’argomento interviene anche l’Eurodeputata leghista Simona Baldassarre. “La commissione di Vigilanza della Rai intervenga su questo scandalo a luci arcobaleno […] ieri durante la trasmissione Oggi è un altro giorno, condotta da Serena Bortone, presentando il libro di Emma Dante (E tutte vissero felici e contente), si è arrivati a dire che la ‘Bella Addormentata nel bosco’ è stata svegliata dal bacio di una principessa e non di un principe e che Pinocchio era un ermafrodito. E’ inconcepibile, assurdo, che il servizio pubblico, tra l’altro in fascia protetta, e senza contraddittorio, possa drogare in modo così subdolo e violento le menti dei bambini, alterando fiabe da secoli patrimonio collettivo di grandi e piccoli. Quando si manipola la storia, la letteratura, la cultura, vuole dire – afferma – che siamo alla vigilia della dittatura del pensiero unico”.

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