“La trasmissione Anni 20 su Rai2 ha usato il suo spazio per lamentare una presunta e inesistente censura” scrive l’Onorevole Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, “ma nel farlo ha censurato l’amministratore delegato dell’azienda Salini. Una settimana fa, infatti, il primo a protestare contro le fake news contro l’Europa mandate in onda dal programma era stato proprio l’Ad Rai, che fin dalle 9 del mattino sulle agenzie di stampa si era detto “furioso” per il servizio trasmesso e pronto a prendere “provvedimenti”. E’ stato Salini a intervenire per primo e a seguire è arrivata la politica. Il Parlamento poteva restare in silenzio dopo quel duro atto d’accusa arrivato dal capo azienda? Come mai quelle critiche di Salini non sono state riferite da Anni 20?”
E ancora: “Come mai sono stati chiamati in causa il sottoscritto e le deputate Pd Fedeli e Cirinnà, ma non è stata detta neanche una parola sulla dura presa di posizione dell’amministratore delegato? Sono arrivate pressioni per omettere quelle dichiarazioni? O è stata una scelta deliberata degli autori, che hanno quindi censurato l’amministratore delegato e omesso di informare gli italiani sulle sue pesanti critiche? Un modo di fare informazione che appare decisamente poco adeguato al servizio pubblico pagato con il canone di tutti i cittadini, una vera e propria disinformazione. E i presunti “provvedimenti” annunciati da Salini che fine hanno fatto?“.
Michele Anzaldi allude alle polemiche scatenate dal servizio antieuropeista andato in onda giovedì scorso, 13 maggio 2021, ad Anni 20 per il quale, per l’appunto, l’Ad Salini aveva fatto pubblicamente sapere di essere “furioso”. Il vespaio scatenato, in ogni modo, non ha aiutato questa settimana a risollevare gli ascolti del programma che, ieri sera, si è fermato all’1.8% di share, con una Rai2 battuta anche da Rai4. Ancor peggio di sette giorni fa.