di Marco Zonetti 🖋️
Epocale doppietta di medaglie per lo sport italiano oggi, venerdì 12 agosto 2022, agli Europei di Nuoto di Roma. Niccolò Martinenghi e Federico Poggio si sono infatti aggiudicati rispettivamente l’oro e l’argento nei 100 metri rana. Il varesino Martinenghi, che aveva già portato a casa la vittoria il mese scorso ai Mondiali di Budapest, ha prevalso nettamente in 58″26. Il vogherese Poggio lo ha seguito a ruota in 58″98, distaccando il lituano Sidlauskas.
Peccato però che i telespettatori che pagano il canone Rai e che stavano seguendo la gara su Rai2 si siano visti interrompere la diretta ex abrupto poiché la rete doveva trasmettere il Tg2, come denuncia il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv). Che scrive su Twitter: “Rai2 interrompe gli Europei di Nuoto di Roma e manda il Tg2 mentre l’Italia vince oro e argento nei 100 rana maschili: nessuna diretta alternativa, neanche su Raiplay. Ennesimo disservizio pubblico come ormai a ogni evento sportivo. Nessun coordinamento. Basta canone a questa Rai“.
Rai2 interrompe gli Europei di Nuoto di Roma e manda il Tg2 mentre l’Italia vince oro e argento nei 100 rana maschili: nessuna diretta alternativa, neanche su Raiplay. Ennesimo disservizio pubblico come ormai a ogni evento sportivo.Nessun coordinamento. Basta canone a questa Rai
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) August 12, 2022
Rai2 non è nuova a questi exploit. Nel giugno scorso lo stesso Michele Anzaldi denunciava come la Seconda Rete Rai avesse bucato la vittoria di Benedetta Pilato nei 100 rana ai Mondiali di Nuoto per trasmettere L’Almanacco del giorno dopo. Triste déjà vu di quanto accadeva alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021, quando malgrado la spedizione “monstre” di 71 persone pagate dalla Rai nella capitale giapponese, la Tv pubblica bucava vittoria epocali, interrompeva bruscamente gare, mandava l’audio dei singoli di tennis sulle immagini dei doppi, trasmetteva su RaiSport Avellino-Napoli del 1986 anziché le dispute olimpiche, e si macchiava di altri scempi indegni di una Televisione di Stato pagata dai cittadini, ma che avrebbero sfigurato anche nella più periferica delle Tv locali. Pagano gli italiani.