Rai3, a Iannacone il Premio Kapuściński. E che ci faccio qui vola anche in replica

Domenico Iannacone Che ci faccio qui Giulia e Giulia Giulia Cremaschi Trovesi Giulia Mazza
Domenico Iannacone, Giulia Cremaschi Trovesi e Giulia Mazza in Che ci faccio qui

La dodicesima edizione del Festival della Letteratura di Viaggio ha visto, nell’àmbito delle sue iniziative, anche la premiazione – venerdì 17 settembre 2021 – dei vincitori del Premio Kapuściński. Prestigioso riconoscimento conferito alle eccellenze distintesi “per il reportage, per la capacità di raccontare persone e contesti, luoghi e culture, storie; di osservare da cronista e restituire da narratore. Attraverso parole, immagini. Tra giornalismo, letteratura, fotografia, televisione, fumetto”.

Giunto alla sua sesta edizione, il premio è stato istituito alla memoria del giornalista e scrittore polacco Ryszard Kapuściński, il più significativo reporter del Novecento, in collaborazione con la famiglia Kapuściński (la moglie Alicja, la figlia Rene), l’Istituto Polacco di Roma e il giornalista e poeta polacco Jaroslaw Mikolajevski.

I due italiani premiati in questa edizione sono stati il giornalista e scrittore Fabrizio Gatti, e – per la sezione televisiva – il giornalista e conduttore Rai Domenico Iannacone, autore di celebrate trasmissioni quali Che ci faccio qui e I dieci comandamenti. La motivazione del tributo a Iannacone è “per essersi messo accanto alle persone scelte come testimoni e all’ascolto delle loro storie, spesso fuori dalla narrazione mainstream“.

La motivazione sopra descritta dell’ennesimo autorevole premio consegnato quest’anno a Domenico Iannacone si addice perfettamente alla replica della puntata di Che ci faccio qui andata in onda ieri sera, sabato 18 settembre, in access prime time su Rai3, dal titolo Giulia e Giulia, premiata nuovamente dagli ascolti e doppiando addirittura la prima serata della Terza Rete. Al centro della puntata (visibile su RaiPlay) Giulia Mazza, giovane sorda fin dalla nascita divenuta pregevole violoncellista grazie all’incontro fortunato con la professoressa Giulia Cremaschi Trovesi, pioniera della musicoterapia.

Domenico Iannacone Che ci faccio qui Rai3
Domenico Iannacone

Una sinfonia a due voci

Grazie anche all’impegno della mamma purtroppo prematuramente scomparsa, Giulia ha potuto – malgrado la sordità bilaterale profonda di cui soffre – imparare a parlare correttamente e avvicinarsi alla musica, donando così una magica voce alla sua esistenza, altrimenti condannata al silenzio. E, grazie alla visione illuminata della professoressa Cremaschi Trovesi che non crede nella “diversificazione” dei programmi didattici, ha potuto integrarsi alla perfezione in una scuola di musica dov’era l’unica sorda, divenendo infine un’apprezzata concertista. Superando ogni barriera, anche la più insormontabile, come solo la musica può fare.

“Non se ho dato più io a Giulia o lei a me” si chiede la docente in un momento della puntata, frase che suggella la poesia di questa meravigliosa “sinfonia a due voci”. Un’altra mirabile puntata, un altro pregevole fiore nel giardino delle meraviglie di Che ci Faccio qui, curato con sapiente delicatezza da Domenico Iannacone.

Che ci faccio qui Giulia Mazza Giulia Cremaschi Trovesi
Giulia Mazza, bambina, con la mamma
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