Rai3, Aldo Grasso: “Rissa Contri-Scanzi voluta e finalizzata agli ascolti”

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Alberto Contri e Andrea Scanzi a #Cartabianca

di Marco Zonetti 🖋️

Il video della rissa tra il Professore no vax e no green pass già Consigliere di Amministrazione Rai Alberto Contri e Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano e ospite fisso (pagato) a #Cartabianca, scatenatasi nel programma condotto da Bianca Berlinguer martedì 14 dicembre 2021 continua a imperversare sui social network dividendo i commentatori, e divenendo sempre più “virale”.

Peculiare coincidenza: la recrudescenza virale perpetua del Covid-19 “fa audience” in Tv e rende virale in rete il dibattito televisivo tra pro vax e no vax , tra pro green pass e no green pass, riuscendo – mentre epidemia va a coincidere con infodemia – ad accrescere soltanto la confusione.

Nel momento in cui la situazione in Italia sembrava essersi normalizzata con i progressi nella vaccinazione e i talk show erano giunti a una fase di stanca, ecco che l’estensione dei vaccini ai bambini e la variante Omicron hanno fornito agli spazi di “approfondimento” nuove munizioni da sparare, creando nuove occasioni di risse tra le avverse fazioni e facendo impennare gli ascolti, divenuti esangui.

Il paradosso è che, mentre le reti private Mediaset che vivono di pubblicità e quindi di Auditel ponevano uno stop ai programmi nei quali i no vax la facevano da padroni, parallelamente un programma Rai come #Cartabianca – prima fanalino di coda negli ascolti dei talk del martedì – iniziava a invitare in trasmissione proprio i no vax come Maddalena Loy e Alberto Contri.

Stigmatizzata dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che ha depositato un’interrogazione ai vertici Rai sulle ospitate della Loy, chiedendo se fossero a carico del contribuente, e che ha deplorato fortemente la rissa tra Scanzi e Contri definendolo uno “spettacolo indecente”, la scelta di Berlinguer ha giovato agli ascolti di #Cartabianca, che grazie al duello a suon di insulti di martedì 14 dicembre ha battuto il record stagionale, superando DiMartedì. Aiutata anche dal fatto che Fuori dal Coro di Mario Giordano su Rete4, dove i battibecchi tra no vax e pro vax sono all’orine del giorno, era sospeso.

Ereditata parte dei telespettatori di Giordano, Berlinguer ha dunque messo le ali complice proprio lo scambio di ingiurie tra Contri e Scanzi in diretta nazionale. Una rissa che, secondo il critico televisivo del Corriere della Sera Aldo Grasso, era “cercata, voluta”. Lo stesso Professor Contri sostiene per esempio di non essere stato informato della presenza di Scanzi, e che l’ospitata è stata un “trappolone”.

A proposito degli ascolti del programma, scrive Grasso: “In cuor suo, Bianca Berlinguer sarà stata contenta, come lo sono tutti i conduttori quando aumentano il bottino di pubblico. Il conduttore non è mai un arbitro, è un giocatore, anche quando “finge” di voler riportare la calma. Non raccontiamoci storie. Tempo fa, a proposito dei talk pieni di “sfessati”, Fedele Confalonieri aveva trovato il coraggio di dire che il re era nudo: «Il talk-show deve fare casino, sennò chi lo guarda?».

Precisando che Non c’è talk senza trash, non c’è talk senza gli scazzi, senza gli Scanzi”, il critico illustra anche i tre “ingredienti” per la riuscita di un talk show: “la compagnia di giro, che significa da parte dell’ospite molta disponibilità e capacità performative (Scanzi, per esempio, lo troviamo ospite su diversi talk); la totale mancanza di controllo sulle affermazioni dei partecipanti (invito a spararla grossa); la creazione di un nemico reale contro cui scagliare il proprio dissenso”. 

E ancora: “Quanta ingenuità, nei virologi, negli epidemiologi, negli infettivologi, nei medici che si occupano di pandemia e passano il tempo in tv a reclamare un confronto fra pari! Il virologo senza l’antivaccinaro, in termini televisivi, non esiste. Non viene invitato in un programma di medicina ma in un talk e a furia di accettare le regole del talk (il talk deve fare casino, sennò chi lo guarda?) finisce anche lui per creare non poca confusione“.

Ma se la regola secondo la quale nei talk show televisivi vince chi urla di più, nel momento in cui si passa dalle già vituperate risse a favore di telecamera per gli affanni dei protagonisti del Grande Fratello o dell’Isola dei Famosi, a quelle ben più pericolose circa una pandemia facendo leva sulle paure, sui pregiudizi, sugli scenari complottistici, e per giunta veicolate dal Servizio Pubblico pagato dal cittadino finendo solo per esacerbare la confusione dei telespettatori, ci troviamo di fronte a nostro avviso a una situazione gravissima che dovrebbe essere valutata seriamente dai vertici Rai. I quali invece permangono, ahinoi, nel loro tetragono silenzio.

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