Rai3, Anzaldi: “A tutela di Report, Rai apra indagine su dossier anonimo”

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Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su Rai3

di Marco Zonetti

Sta facendo discutere la bomba lanciata dal Senatore Davide Faraone (Iv), che ha svelato in Commissione di Vigilanza Rai l’esistenza di un dossier anonimo riguardante la trasmissione d’inchiesta di Rai3 Report e il suo conduttore Sigfrido Ranucci. Un dossier anonimo contenente “un elenco di accuse pesanti” come scrive Felice Manti sul Giornale, “servizi confezionati ad arte, mobbing tra le scrivanie, relazioni sessuali con colleghe. Un caso di #metoo e di scarsa deontologia nel sedicente tempio del giornalismo d’inchiesta? Sarebbe un paradosso”. 

Accuse ovviamente tutte da dimostrare, e che il conduttore Ranucci ha categoricamente smentito parlando di fango gettato sulla trasmissione di Rai3 e su di lui. Per giunta, sempre in Commissione di Vigilanza Rai, l’Ad Rai Carlo Fuortes ha negato di essere informato dell’esistenza di tale dossier e che quindi in azienda si sia avviata una procedura d’inchiesta interna.

Un’inchiesta la cui partenza è invece auspicata dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv), che ha ammesso di non dare credito ai contenuti del dossier in questione. Scrive l’On. Anzaldi su Facebook: “Sul dossier anonimo che riguarda Report e Sigfrido Ranucci è doveroso, a questo punto, che l’Audit interno della Rai avvii un’indagine rapida e approfondita, innanzitutto a tutela della redazione e del conduttore. Nel momento in cui la vicenda è finita sulle prime pagine dei giornali, oggi in prima della Stampa, è ancor più necessario che si faccia piena chiarezza. Come dichiarano i giornalisti della redazione in una nota: ‘Non possiamo più tacere sul fango che sta circolando sul programma’”.

“Non sarebbe accettabile – prosegue il Segretario della Vigilanza – che un programma simbolo per l’informazione del servizio pubblico come Report e chi lo conduce rimanessero invischiati in un allusioni, sospetti e dicerie. Se fino ad oggi la Rai non ha fatto nulla e non sono state effettuate le dovute verifiche su contenuti e origine del dossier, sebbene la questione sarebbe stata all’attenzione dei vertici della rete, ora non è più rinviabile l’apertura formale della procedura”.

Il saper vivere impone che una lettera anonima vada “cestinata” assieme a chi la invia, ma in questo caso arrivare alla verità è di cruciale importanza, a maggior ragione se le accuse sono infondate, così da capire come e perché qualcuno stia deliberatamente cercando di trascinare nel fango una trasmissione del Servizio Pubblico pagato dai cittadini e il suo conduttore.

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