di Marco Zonetti 🖋️
Con quest’analisi, premettiamo, non intendiamo fare alcuna dietrologia, ma semplicemente mettere insieme tutti gli elementi di quello che definiremo Lo strano caso di Report e della striscia di Lucia Annunziata.
Primo elemento. Qualche mese fa, Dagospia lancia la notizia secondo cui la storica soap Un posto al sole, in onda da trent’anni e con successo in access prime time su Rai3, verrà spostata nel palinsesto e sostituita nel suo slot orario da una striscia condotta da Lucia Annunziata in concorrenza con Tg2 Post, Stasera Italia su Rete4 e Otto e mezzo su La7. Levata di scudi, proteste, petizioni, la Rai smentisce lo spostamento di Un posto al sole, e tutti vissero felici contenti. Per poco.
Secondo elemento. Martedì 8 febbraio 2022, poche ore prima dell’audizione dell’Ad Rai Carlo Fuortes in commissione di Vigilanza, sul Fatto Quotidiano Gianluca Roselli scrive che si parla di ridurre le puntate di Report da 28 a 22 e che al tempo stesso si lavora per la striscia di Lucia Annunziata in access prime time, la cui idea a conti fatti non è stata dunque accantonata e la cui fattibilità, ovviamente, torna a scontrarsi con le problematiche di cui sopra, in primis lo spostamento di Un posto al sole.
Terzo elemento. Subito dopo l’uscita dell’articolo di Gianluca Roselli, Lucia Annunziata fa sapere che del suo ruolo “in questa striscia se ne è parlato – e si sa da tempo – ma non è deciso. Non c’e’ infatti nulla cui dire sì o no, dal momento che nessun progetto editoriale definito e’ sul tavolo”. Per poi aggiungere: “mi dispiace che Il Fatto Quotidiano abbia costruito questa storia giocando in contrasto me e Sigfrido Ranucci – che siamo invece legati da anni di rispetto, affetto, e, quando possibile, anche aiuto reciproco. Rendo pubblica questa posizione soprattutto per dissipare questa logica dell’inimicizia. Spero che Sigfrido continui il suo lavoro in autonomia, come dovuto a tutti i giornalisti”. Parole che, col senno di poi, sembrano prefigurare nubi all’orizzonte.
Quarto elemento. Durante l’audizione di Carlo Fuortes in Vigilanza qualche ora dopo, scoppia il putiferio dei messaggi minatori presuntamente inviati da Ranucci al Deputato Andrea Ruggieri di Forza Italia, e Fuortes annuncia di fronte ai commissari l’audit interno sulla vicenda.
Quinto elemento. Poco dopo Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, chiede all’Ad Fuortes se corrisponde al vero la notizia del FQ secondo la quale l’azienda pensa di ridurre le puntate di Report. L’On. Anzaldi sottolinea che si tratta di una delle trasmissioni di più grande successo dell’attuale Rai e quindi che ridurne le puntate sarebbe un danno per l’azienda. Al tempo stesso, il senatore Gasparri di Forza Italia ricorda a Fuortes che la striscia della Annunziata, se anticipata alle 20.15 per non disturbare Un Posto al sole, andrebbe a sovrapporsi all’ultima parte del Tg1 e alla prima parte del Tg2, facendo quindi concorrenza interna agli stessi Tg Rai. Come del resto, nel caso andasse in onda alle 20.30, si sovrapporrebbe a Tg2 Post. Fuortes non risponde, e nessuno della stampa sottolinea questo silenzio.
Considerati tutti questi elementi, ci poniamo due domande. 1) Perché la Annunziata ha pensato che l’articolo del Fatto Quotidiano la mettesse in contrapposizione con Ranucci? Forse perché si potrebbe pensare che, risparmiando sulle puntate tolte a Report, si troverebbero i fondi per sovvenzionare la sua striscia? 2) Ora che è scoppiato l’affaire Ranucci con i presunti messaggi minatori all’On. Ruggieri, la Rai userà tale pretesto per usare la mannaia con le puntate di Report? Attendiamo sviluppi.