di Marco Zonetti 🖋️
Ieri, martedì 8 febbraio 2022, su tutti i giornali online è stata data capillare diffusione alla reazione di Beppe Grillo alla decisione del Tribunale di Napoli di sospendere cautelativamente i provvedimenti che hanno decretato l’elezione di Giuseppe Conte quale Presidente del M5s. Grillo ha infatti gettato acqua sul fuoco delle speranze di Conte di andare al più presto a una nuova votazione per restituirgli la carica, e benzina su quello dei dissidi interni al Movimento, tuonando: “Le sentenze si rispettano” (vedi anche l’esaustiva spiegazione dell’avvocato Lorenzo Borrè).
Tutti i giornali online, meno uno: quello ufficiale dell’informazione Rai, ovvero il sito Rainews.it. Ieri, martedì 8 febbraio 2022, durante l’audizione dell’Ad Carlo Fuortes in Commissione di Vigilanza, quest’ultimo ha lodato il sito in questione, smentito però dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi che lo ha invitato a buttarci un occhio, ironizzando che – per darle a quella maniera – certe notizie sarebbe meglio non darle. In quel momento, infatti, una visita al sito indicava come la notizia della reazione di Grillo fosse riportata in maniera alquanto differente rispetto alle altre testate (come si evince dagli screenshot qui sotto).
VigilanzaTv ha chiesto al Segretario Anzaldi un parere al riguardo e ci ha risposto: “Da parte mia non vi era alcuna polemica né tantomeno accanimento, mi sono permesso soltanto di suggerire all’Ad Rai di avvalersi dell’aiuto dei due valentissimi giornalisti che in quel momento erano accanto a lui, ovvero Maurizio Caprara e Luca Mazzà. Ieri, infatti non criticavo Rainews.it per non aver dato la notizia, bensì per come l’aveva data, evidenziando un tentativo di edulcorare la realtà o ancor peggio di censurarla”.
E l’On. Anzaldi precisa: “Ieri, infatti, sconfessando la linea espressa la sera precedente da Conte a Otto e mezzo, Grillo sul blog aveva dichiarato che le sentenze si rispettano, come hanno riportato tutti i siti. Tutti, tranne appunto quello della Rai. In quel momento, quando ho sentito l’Ad portare il sito a esempio, sono andato a verificare in diretta imbattendomi in quella notizia ‘edulcorata’ per non dire peggio e non ho potuto non farglielo presente. Per giunta, la mia segnalazione ha avuto effetto visto che il sito Rai ha poi deciso di adeguarsi agli altri siti nel riportare la notizia in questione”.
E ancora: “Qui non si tratta di buco o di sciatteria, come accadde nel caso della morte di Tito Stagno data da Rainews.it in ritardo e sbagliando per giunta il testo. No, qui si tratta di giornalisti pagati dal canone che, anziché informazione fanno politica. E badi bene, non lo dico io, ma l’Agcom. Si ricordi la sentenza con la sanzione di 1.500.000 euro comminata alla Rai per l’assenza di pluralismo. Qui siamo sempre di fronte all’annosa questione, insomma, dei Tg trasformati in giornali di partito. E ora anche il sito Rai”.
Effettivamente, dopo la segnalazione dell’on. Anzaldi in Vigilanza, Rainews.it ha poi riportato la notizia adeguandosi a tutti gli altri siti, come si evince dallo screenshot qui sotto.