RaiPlay boicotta Mare Fuori (e Rai2): puntate in streaming 3 giorni prima del debutto Tv

Ascolti Tv Mare Fuori 2 Carolina Crescentini
Il cast di Mare Fuori

di Marco Zonetti

Dopo il successo della prima stagione, premiata dal pubblico e dalla critica, la fiction di Rai2 Mare Fuori è tornata con un nuovo ciclo di episodi. Ideata da Cristiana Farina, che l’ha sceneggiata con Maurizio Cadeddu e Luca Monesi, per la regia di Milena Cocozza e Ivan Silvestrini, vede una particolarmente convincente Carolina Crescentini interpretare la direttrice dell’Istituto di pena minorile, accanto a Carmine Recano nei panni del comandante della polizia penitenziaria. E poi, tutt’attorno a loro, i settanta giovanissimi detenuti, ciascuno con la sua storia di violenza alle spalle, in cerca di riscatto e di speranza di un futuro migliore tra le mura di quel carcere affacciato sul “mare fuori” così vicino eppure a loro inaccessibile. Una fiction pregevole e fiore all’occhiello di Rai2 piaciuta molto ai giovani e non solo, e con la quale la Seconda Rete, per dirla con Avvenire, “allarga gli orizzonti”.

Rinnovata dopo il gran successo di pubblico della prima stagione, con picchi del 10% di share – che per Rai2 sono una cifra decisamente stratosferica – ecco che all’esordio della seconda stagione, mercoledì 17 novembre 2021 l’Auditel ha segnato un forte calo con il 4.7% nel primo episodio e il 5.6% nel secondo.

Disaffezione da parte del pubblico? Non proprio, più che altro si potrebbe parlare di “boicottaggio” – involontario si spera – da parte di RaiPlay, che ha reso visibili le prime due puntate della nuova serie ben tre giorni prima della loro messa in onda su Rai2, anziché come di consueto il giorno prima. Ciò significa che i giovani, principale target della serie, su Internet trovavano fin dalla mattina di lunedì 14 novembre le nuove puntate fruibili gratuitamente su RaiPlay. Prima della messa in onda su Rai2, mercoledì 17 novembre, le visualizzazioni erano infatti già schizzate a quota 600.000.

Non riteniamo ci voglia un mago del marketing per capire che, ormai abituato al “binge watching” (la fruizione “tutta in una volta”) delle serie televisive, trovandosi in nettissimo anticipo in rete le prime due puntate di una nuova stagione, il fan – specie quello giovane – non sarà certo spinto ad attenderne la messa in onda televisiva tre giorni più tardi. Tutti spettatori perduti, insomma, che per Rai2 – in crisi nera di ascolti – rappresentano un danno serissimo. Oltre a creare un danno d’immagine per la serie che, a un’analisi superficiale, sarebbe potuta sembrare anch’essa in drastico calo.

Vedremo la prossima settimana se verrà reiterata la stessa strategia controproducente o se la Rai sceglierà di tutelare un proprio prodotto di qualità nonché la rete generalista più debole, ora diretta da Massimo Lavatore che ha sostituito Ludovico Di Meo in partenza per San Marino. C’è paradossalmente da augurarsi che si sia trattato di un errore, uno degli innumerevoli che vengono commessi per sciatteria dalla Tv pubblica. Eventualità che – seppur condannabile – sarebbe comunque meno grave di una scelta deliberata.

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