Il Referendum per il Taglio dei Parlamentari ha visto definitivamente chiudere i seggi, dopo due giorni di voto, e la vittoria del Sì.
Ma, mentre ancora si votava, a Roma è avvenuto un disservizio denunciato dall’Onorevole Michele Anzaldi di Italia Viva. Prima, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai ha twittato questo post:
Via Petroselli, Anagrafe centrale di Roma, 3 ore da chiusura seggi: oltre 30 persone in fila in strada al sole per avere la scheda elettorale. Disagi e disservizi. Quando la Giunta Raggi ha detto che è tutto a posto, si riferiva a questo? Romani presi in giro due volte. pic.twitter.com/2TGDXFu0vI
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) September 21, 2020
Qualche tempo dopo, su Facebook, il Deputato renziano ha apporofondito. “La Prefettura di Roma chiarisca i motivi dei gravi disagi causati ai cittadini che vengono fermati ai posti di blocco della polizia. Dove si arriva ad attese anche di 20-30 minuti senza che ci siano contestazioni o infrazioni ma solo controlli di routine.
“Secondo quanto alcuni poliziotti mi hanno riferito, ad un posto di blocco su Lungotevere Raffaello Sanzio dove sono rimasto bloccato quasi mezz’ora, i ritardi sarebbero dovuti a problemi legati al collegamento con la banca dati centrale della polizia. Con il tempo che si perde in queste inutili attese, quanti controlli in più si potrebbero?
“Un disservizio grave, ma anche un disagio. Davvero si può fare perdere ad un cittadino mezz’ora di tempo, senza che gli venga contestato nulla, perché il sistema di collegamento dati non funziona? A quanti cittadini capitano situazioni del genere, che possono significare perdere un treno o un aereo, arrivare tardi a lavoro, mancare un appuntamento? Il Prefetto di Roma che ne pensa? E’ al corrente di questa situazione?“