Matteo Renzi risponde alla notizia dell’inchiesta della Procura di Roma, notizia secondo la quale il leader di Italia Viva sarebbe indagato assieme al manager televisivo Lucio Presta per presunto finanziamento illecito ai partiti, e lo fa in una diretta Facebook sulla sua pagina ufficiale (come da video pubblicato in calce).
Renzi ricorda come la notizia dell’indagine, nata dal documentario in otto puntate Firenze secondo me trasmesso dal Nove tra il 2018 e il 2019 (qui tutti i dettagli), cada proprio nel giorno in cui esce il suo nuovo libro Controcorrente, e dichiara di essere stato informato dell’inchiesta sul suo conto non dai magistrati, né dalla polizia giudiziaria, né dai suoi avvocati, bensì attraverso una telefonata dello stesso giornalista che lo ha svelato in anteprima sul quotidiano Domani, ovvero Emiliano Fittipaldi (“già autore di altri scoop su di me come scrivo nel libro”, ironizza lo stesso Renzi).
Il leader di Italia Viva, per sua ammissione, non sapeva nulla dell’inchiesta della Procura prima della chiamata di Fittipaldi, e si dice “in attesa degli atti” per capire esattamente di cosa si tratti per la precisione. “Male non fare, paura non avere”, aggiunge poi prima di chiudere la diretta, ricordando che “chi va controcorrente – allusione al titolo del libro, ndr – non ha paura di niente e di nessuno”.