Report, Anzaldi: “Ossessione per Renzi. E sui vaccini ignoranza a danno del paese”

Sigfrido Ranucci Report vaccini
Sigfrido Ranucci conduce Report su Rai3

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi critica il servizio di Report sui vaccini e parla di ossessione del programma di Rai3 contro Matteo Renzi

di Marco Zonetti

Il caso del servizio di Report sui vaccini andato in onda lunedì 1 novembre su Rai3 ha diviso l’opinione pubblica e le istituzioni, con attacchi alla squadra del conduttore Sigfrido Ranucci da parte di Forza Italia, Pd – benché poi abbia fatto una sorta di marcia indietro – e Italia Viva.

Report e il servizio sui vaccini, parla Michele Anzaldi

Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, intervistato da Inews24.it illustra il suo parere sull’argomento. Per il Deputato, si tratta “di capire ciò che si può e ciò che non si può dire su un argomento così complesso, altamente scientifico e allo stesso tempo drammatico dal momento che parliamo una pandemia che ha causato migliaia di morti e centinaia di persone che purtroppo ancora stanno in terapia intensiva. Di fronte a tutto questo non ci sono opinioni, ma il solo dato scientifico che dimostra chiaramente come, a livello mondiale, chi non ha seguito la scienza, oggi si trova in seria difficoltà dal punto di vista sanitario ed economico”.

Secondo Michele Anzaldi, “l’unica cosa che ci consente di contrastare e limitare i danni di questo virus è il vaccino e questo non può essere un argomento di dibattito, a maggior ragione tra ignoranti in materia, e tra questi mi ci metto anche io perché di certo non ho le competenze medico scientifiche per esprimermi su un tema così tecnico e complesso”, pertanto: “chi non è laureato in medicina con specializzazione in virologia e aggiornato con le più recenti documentazioni scientifiche, non è in grado di dire nulla su questo tema e rischia solo di fare danni”.

Michele Anzaldi d’accordo con Matteo Bassetti su Report

Per quanto riguarda il ruolo della Rai al riguardo, Il Segretario della Commissione di Vigilanza sostiene che “il servizio pubblico, in quanto tale, non può permettersi in alcun modo di far sorgere dubbi pericolosi agli spettatori. Già sarebbe discutibile se a farlo fosse un’emittente privata, figuriamoci la tv nazionale”, quindi nel caso delle critiche piovute su Report: Qui non stiamo parlando di censura o di libertà di stampa perché in questo caso non esiste alcuno scoop giornalistico, ma di qualcosa che serve ad alimentare un concetto di ignoranza che sta danneggiando tutto il Paese”. L’On. Anzaldi concorda pienamente con il Professor Bassetti, “lui sì virologo e in grado di parlare nel merito di questa vicenda dal punto di vista scientifico, che ha detto che quello trasmesso da Report non era in alcun modo servizio pubblico.

Lega “di lotta e di governo

Michele Anzaldi trova anche “sconvolgente” il fatto che abbia difeso Ranucci anche Massimiliano Capitanio, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai in quota Lega. “Tra i leghisti infatti è stato l’unico a prendere questa posizione” commenta il Deputato di Italia Viva, “ma questo d’altronde fa parte della loro strategia per continuare a giocare il doppio ruolo ‘di lotta e di governo‘, arrivando anche a strizzare l’occhio ai no vax pur di raccogliere qualche voto”.

L’ossessione di Report per Matteo Renzi

Quanto all’accanimento di Report su Matteo Renzi, protagonista dell’ennesimo servizio nella stessa incriminata puntata sui vaccini, Michele Anzaldi in un’altra intervista al Giornale, parla di “vera e propria ossessione per il leader di Italia Viva da quando è caduto il Governo Conte. “C’è stata una riproposizione continua sempre delle stesse questioni e degli stessi spezzoni video – addirittura ripetuti due volte nella stessa puntata – mentre ad esempio vediamo che altri partiti non vengono mai toccati”. E ancora: “Finora non abbiamo visto niente sui presunti fondi del regime venezuelano al Movimento 5 Stelle, sulle indagini che riguardano l’avvocato Di Donna ex collega di Conte”.

Gli incontri dell’Ad Rai Fuortes con Salvini, Di Maio, Letta

In ultima battuta, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai invita l’Ad Carlo Fuortes alla trasparenza: “Davvero ha visto Di Maio, Salvini, Letta? Delle due l’una: o questi incontri sono fake news, e allora la Rai ha il dovere di smentire; oppure gli incontri ci sono stati, e allora al termine di un incontro istituzionale la Rai ha il dovere di fare un comunicato ufficiale per dire di cosa si è parlato. Altrimenti che tipo di incontri sarebbero stati?”.