Roma, Galleria Borghese apre i suoi depositi per le visite guidate

Galleria Borghese
La Galleria Borghese a Roma

La Galleria Borghese apre alle visite guidate i suoi depositi: due piani di pinacoteca in perfetto stile museale

A breve distanza da via Veneto, la strada della Dolce Vita, immersa nel verde dell’omonima villa, la Galleria Borghese è un museo ad alta concentrazione di capolavori (in rapporto alla superficie espositiva). Tutti facenti parte della collezione privata di Scipione Borghese. Nipote di papa Paolo V, e cultore di arte antica e rinascimentale, diede nuovo impulso all’inizio del XVII secolo ad artisti ispiratisi ai loro più lontani e illustri predecessori. Come dimostrano le numerose opere di Gian Lorenzo BerniniApollo e Dafne, il David, il Ratto di ProserpinaEnea Anchise e Ascanio. E un’icona della scultura neoclassica: Paolina Borghese Bonaparte di Antonio Canova.

Galleria Borghese, uno scrigno ricco di capolavori

Ma la Galleria Borghese è ben nota anche per le sei opere di Michelangelo Merisi detto Caravaggio (tra cui Davide con la testa di Golia). Per tre capolavori di Raffaello Sanzio, fra i quali spicca la Deposizione di Cristo. Scipione Borghese ne entrò in possesso dopo averne ordinato l’asporto clandestino dalla cappella Baglioni nella chiesa di San Francesco a Perugia e il trasporto a Roma. E ancora per la Danaë del Correggio e per l’Amor sacro e amor profano di Tiziano. E per i capolavori di Lorenzo Lotto, Perugino, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Annibale Carracci e Peter Paul Rubens. Nonostante parte della collezione originale sia stata ceduta da Camillo Borghese a Napoleone e costituisca ora il fondo Borghese al Louvre.

I depositi della Galleria Borghese

Con i suoi settecentomila visitatori l’anno, su ingressi rigorosamente scaglionati e su prenotazione, la Galleria Borghese ha da poco tempo reso visitabili anche i suoi depositi. Unici nel loro genere perché concepiti come una seconda pinacoteca, cioè con tutti i requisiti di un’esposizione museale e, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, ai piani superiori dell’edificio.

Vi sono esposti 260 capolavori del Cinque e Seicento, disposti su due livelli, ordinati per scuole e aree tematiche: dalle tele di ambito raffaellesco tra cui la Madonna con Bambino di Scipione Pulzone, la Madonna con Bambino di Perin del Vaga e la copia della celebre Madonna di Casa d’Alba della National Gallery di Washington, ai dipinti di grande formato (al centro dell’esposizione) del Cinquecento veneto, della pittura tardomanierista, del primo Seicento romano. Al piano superiore poi il Cristo flagellato di Giovanni Baglione, noto per essere stato anche il biografo di Caravaggio.

Gli orari di visita

Le sale del deposito sono aperte alle visite guidate ogni mercoledì e giovedì (a partire dalle 16.30) su prenotazione, telefonando allo 0667233753, oppure scrivendo all’email ga-bor@beniculturali.it .

La Galleria Borghese è aperta al pubblico dal martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle 19.00 (con ultimo ingresso alle ore 17.00). Possono accedervi un numero massimo di cento persone per ogni turno di due ore, prenotandone la visita. Per tutte le altre informazioni si può visitare il sito www.galleriaborghese.beniculturali.it

Back to nature. Arte contemporanea a Villa Borghese

E se dopo tanta (e tale) arte classica si accarezzasse l’idea d’immergersi nel verde del parco e fare un tour nell’arte contemporanea, in questo periodo nei dintorni della Galleria si trova anche Back to NatureArte Contemporanea a Villa Borghese. Una mostra itinerante che si snoda nelle principali aree del parco, a celebrare la natura per promuoverne il rispetto (https://www.vigilanzatv.it/back-to-nature)

Antonio Facchin

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