Stadio Olimpico di Roma: Inni al “Duce, Duce” punteggiati dal saluto romano esibito dal falconiere della Lazio Juan Bernabé, addestratore dell’aquila Olimpia che sorvola lo stadio prima delle partite della squadra di calcio della Capitale. Queste le immagini inequivocabili di un video girato durante i festeggiamenti per la vittoria sull’Inter sabato scorso, 16 ottobre 2021, che sono costate a Bernabé – autodefinitosi di Destra ma non fascista – la sospensione e l’eventuale risoluzione dei contratti in essere, nonché la ferma condanna della Comunità ebraica.
La Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha infatti affermato: “Davanti all’ostentazione di gesti e simbologie che rievocano ideali fascisti non possono esserci ambiguità e tentennamenti. Il comportamento dell’addestratore dell’aquila Olimpia emblema della Lazio, immortalato in un video diventato virale, non lascia spazio a dubbi. Si intervenga, da parte della società e dalla Federazione, con la massima urgenza ed efficacia”. E ha concluso: “Via i fascisti e gli odiatori dal mondo del calcio. Un odio che dal campo si propaga in ogni piazza”.
La notizia è rimbalzata su tutti gli organi di stampa e sui Telegiornali nazionali, con ampi servizi dedicati dal Tg1 delle 13.30 e dal Tg3 delle 14.20. Unico a mancare all’appello, il Tg2 in quota Centrodestra che – nell’edizione delle 13.00 – ha sì trattato della Mostra Permanente della Shoah ma che, accanto alle notizie delle femministe d’Oltralpe indignate per il concorso di Miss Francia e dell’arrivo della zanzara che resiste al freddo, non ha dato spazio all’incresciosa vicenda che ha coinvolto la Lazio e all’indignazione della Comunità ebraica al riguardo. Come mai?