Sanremo. Amadeus e Fiorello minacciano di lasciare. Risposta degli italiani: “Chissenefrega”

amadeus Sanremo Rai

Gli aut aut di Amadeus e Fiorello che minacciano di lasciare Sanremo 2021 se al Teatro Ariston non vi sarà il pubblico hanno più o meno suscitato una risposta unanime in rete che suona pressappoco così: “Chissenefrega”.

Con una crisi sempre più nera che investe i lavoratori dello spettacolo, e non solo; con lo sblocco dei licenziamenti che incombe all’orizzonte; con la scarsissima voglia di ballettare e canticchiare che un po’ tutti gli italiani provano, vista anche la crisi di Governo che è ancora lontana dall’essere risolta… insomma, le ambasce del Festival di Sanremo – e dei suoi conduttori, ospiti, organizzatori – sono l’ultimo dei problemi degli italiani.

Le minacce: “Non gioco più, me ne vado”, che stavano tanto bene in bocca a Mina nella sigla finale di Milleluci, ma che già stonano in una partitella di calcio tra bambini all’Oratorio, sono vieppiù state stigmatizzate dal Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà. “Le strutture Rai insieme alle istituzione sanitari e il Cts stabiliranno la correttezza e la sicurezza rispetto modalità, presenza di pubblico, figuranti, navi e altre fantasie. Tutto solo nella esclusiva massima sicurezza per lavoratrici e lavoratori che da mesi lavorano per rendere grande e perfetto il festival di Sanremo. E’ tempo di un rispetto nei confronti del servizio pubblico da parte di collaboratori e rispettivi agenti. A ciascuno il suo” ha concluso il Consigliere.

Per giunta ci domandiamo se sia il Festival della Canzone Italiana o il Festival del Pubblico all’Ariston, poiché sembra essere quest’ultimo il nodo focale della vicenda. Maurizio Crozza ha fatto sfracelli con Fratelli di Crozza Live a teatro vuoto, malgrado sia uno show studiato per avere il pubblico in sala, facendo di necessità virtù e senza frignare.

Mentre continua il tiramolla tra istituzioni, organizzatori, manager, conduttori, direttori artistici e vertici Rai, tornano alla ribalta i cachet da noi rivelati, di Fiorello e Ibrahimovic, in tutto 500mila euro con una Rai indebitata fino al collo. Come dice giustamente Ricky Tognazzi, si può benissimo fare a meno di Sanremo per quest’anno. Vista per giunta la conta dei morti giornaliera che sfiora ancora i 500 decessi. In alternativa, si potrebbe posticiparlo a una data più sicura, come propone assennatamente Forza Italia con il Capogruppo in Commissione di Vigilanza Giorgio Mulè in testa, fra l’altro eletto a Sanremo e quindi con una certa cognizione in materia, soprattutto circa l’indotto del Festival nelle settimane di preparazione e in quella di svolgimento della kermesse.

A quanto traspare dai commenti sui social network, dell’Odissea sanremese interessa ben poco, e le notizie delle baruffe a essa relative vengono accolte con un semplice sbadiglio nella migliore delle ipotesi, o nella peggiore con delle sonore locuzioni romanesche che tradotte significano per l’appunto: “Chissenefrega”.

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