Sanremo. Laganà: “No contratto a Ibrahimović finché Procura non si esprime”

Ibrahimovic Sanremo

Fin quando la Procura Federale non esprimerà il suo parere definitivo sul calciatore milanista Zlatan Ibrahimović, la Rai non dovrebbe contrattualizzarlo per il prossimo Festival di Sanremo, non essendo stato ancora chiarito se le sue parole rivolte all’interista Romelu Lukaku fossero di stampo razzista. Così tuona la lettera inviata all’Amministratore Delegato della Rai Fabrizio Salini e a tutto il Cda dal Consigliere di Amministrazione in quota dipendenti Riccardo Laganà. Un appello ancora tempisticamente valido, visto che, a quanto apprende Veronica Marino dell’Adnkronos, Viale Mazzini non avrebbe ancora formalizzato il contratto con il calciatore in vista del Festival di Sanremo in programma dal 2 al 6 marzo prossimi al Teatro Ariston.

“E’ notizia del 1 febbraio che la Procura Federale sportiva ha aperto un’inchiesta sullo scontro Ibrahimović/Lukaku nel derby di Coppia Italia Inter-Milan assurto tristemente agli onori della cronaca” scrive il Consigliere Laganà nella lettera inviata il 5 febbraio scorso e resa pubblica dall’Adnkronos. ” Tale inchiesta è attualmente in corso con l’audizione dei diretti interessati. La Procura Federale acquisirà le prove audio e televisive, per analizzare che cosa nel dettaglio si sono detti l’attaccante svedese del Milan e quello belga dell’Inter e verificare l’eventuale contenuto di talune esternazioni. In tale contesto, nell’attesa che vengano portati a compimento tali accertamenti, confido che nel rispetto dei valori del Codice Etico Rai e degli obblighi assunti con il contratto di servizio, si congeli allo stato l’eventuale contrattualizzazione e la partecipazione del calciatore del Milan al prossimo Sanremo 2021“.

Queste le parole del Consigliere Laganà. L’Adnkronos fa vieppiù notare come la Procura abbia ascoltato il calciatore il 5 febbraio scorso (data della lettera di cui sopra), senza tuttavia ancora esprimersi su eventuali ulteriori provvedimenti disciplinari dopo quelli comminati dall’arbitro sul campo del derby Inter-Milan. I risvolti della vicenda, dunque, sono ancora tutti da dipanarsi.

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