Sanremo. Rai dovrà compensare gap ascolti-previsioni con gli investitori. Anzaldi: “Perché risultati sovrastimati?”

In attesa dei dati Auditel relativi alla quinta e ultima serata del Festival di Sanremo 2021, gli ascolti delle prime quattro serate evidenziano un calo considerevole rispetto a quelli del 2020. Almeno 6 punti di share e due milioni di spettatori in meno, anche nella quarta serata senza la concorrenza del calcio. Concorrenza che era stata addotta quale concausa delle cifre deludenti al confronto delle edizioni precedenti.

Secondo Il Sole24 Ore, in un articolo di Andrea Biondi e Francesco Prisco, le prime tre serate del Festival di quest’anno hanno conseguito il 18% in meno di contatti lordi su target “individui”; il 16% in meno sul target commerciale 15-64 anni; il 7% in meno sul target più giovane 15-34 anni. Tutte percentuali che la Rai dovrà restituire agli investitori. Investitori ai quali Rai Pubblicità aveva prospettato un incremento del 3% circa rispetto all’edizione 2020 (vedi screenshot sotto), a fronte di un listino più caro del 9%. Il tutto con un aumento di 669mila persone di fronte allo schermo televisivo rispetto all’anno scorso, con il totale della platea televisiva fisiologicamente cresciuto per via delle restrizioni da Covid-19.

Interpellato al riguardo da VigilanzaTv.it, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) ha commentato: “Se la Rai sapeva – come va dicendo da giorni – che in questo quadro di pandemia realizzare il 42-44% di share sarebbe stato un miracolo o addirittura un successo, perché hanno venduto la pubblicità con l’attesa di uno share del 3% in più rispetto all’edizione 2020, quindi quasi al 60%?”. Sarebbe interessante saperlo. Intanto si attendono i dati Auditel della finale di ieri sera, sabato 6 marzo 2021, per vedere se il trend delle prime quattro serate sarà stato confermato o ribaltato.

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