Sciopero giornalisti Rai, Riccardo Laganà: “Sono vicino ai lavoratori”

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Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti

di Marco Zonetti 🖋️

“Il dialogo è la chiave per la realizzazione di nuovi obiettivi” scrive il Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà, in occasione dello sciopero dei giornalisti dell’azienda indetto dal sindacato USIGrai. “Quotidianamente ho contezza della disponibilità delle lavoratrici e lavoratori Rai a partecipare al progetto di rilancio del servizio pubblico” prosegue il Consigliere. “C’è sempre stata ed è viva più che mai. Siamo tutti consapevoli che occorre una trasformazione ed evoluzione culturale che metta RAI nelle condizioni ottimali per poter interpretare e attuare al meglio il patto con i cittadini declinato attraverso il vigente e prossimo contratto di servizio”.

Secondo Laganà: “Lo si deve fare attraverso una stagione di confronti con tutte le parti sociali, dibattito pubblico, progetti, decisioni condivise, ragionate, spiegate, trasparenti e non imposte”.

E ancora: “L’ascolto, il dialogo continuo tra le direzioni, vertici e il personale è la chiave per la realizzazione di nuovi e ambiziosi obiettivi, anche mediante l’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche a disposizione e la partecipazione delle maestranze RAI al processo di trasformazione. La stagione degli scioperi che chiude l’anno 2021 e inaugura quello nuovo, dimostra invece chesi sta ancora andando in direzione ostinata e contraria“.

Riccardo Laganà si dichiara dunque “vicino alle colleghe e colleghi che si asterranno dal lavoro per protestare contro la solita politica di tagli al costo del personale, agli spazi informativi notturni regionali e sportivi, incentivi all’esodo;atti avulsi da qualsiasi progetto industriale ed editoriale ancora nemmeno lontanamente disegnato”.

E chiosa: “Pensare di governare un’azienda a colpi di accetta, tagli lineari e atti di forza ritengo sia sbagliato, infruttifero ed ingiusto. Le colleghe e colleghi Rai hanno ben chiare le soluzioni, sanno bene dove operare ottimizzazioni: si ascolti la loro voce. Solo allora sarà possibile governare con serenità, collaborazione e con successo un’azienda complessa come la RAI e costruirne il futuro insieme“.

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