di Marco Zonetti 🖋️
Sconcerto di Capodanno a Rai1. No, non è un refuso, la Rai amministrata da Carlo Fuortes, già Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, sconcerta la platea dei telespettatori scivolando tragicamente proprio in occasione del tradizionale Concerto del primo gennaio tenutosi al Teatro La Fenice di Venezia.
Dopo aver concluso il 2021 nello scherno degli utenti per il veglione di Rai1, L’anno che verrà, costellato di “cariatidi” e “mummie egizie”, ovvero dai soliti tre-quattro ospiti che saltano da un programma all’altro da decenni, ecco che apre il 2022 nell’indignazione generale per aver sfumato il bis sulla celebre aria della Traviata di Giuseppe Verdi.
Questo il fattaccio: alla chiusura del Concerto di Capodanno, il pubblico della Fenice aveva applaudito fragorosamente gli artisti e il Direttore d’Orchestra, il maestro Fabio Luisi, arrivando a chiedere il bis, concesso di buon grado con Libiamo ne’ lieti calici. Ma la verdiana “libagione” non si è mai conclusa, visto che alle 13.25 circa il bis è stato interrotto bruscamente per mandare la pubblicità e quindi il Tg1.
Sui profili social della Rai sono ovviamente piovuti commenti inferociti, aggiuntisi a quelli fra l’ironico e lo sdegnato circa L’Anno che verrà, perlopiù chiedendo il rimborso del canone. La sfumatura spiccia e irrispettosa per mandare la pubblicità, peraltro, pare essere divenuta una nuova abitudine di Rai1. Ricordiamo per esempio la bufera scatenatasi riguardo alla brusca interruzione del film Bohemian Rhapsody – durante la canzone che dava il titolo al film – dal “Manà Manà” dello spot Unieuro, e di certe scene della fiction Un professore, maciullate con l’accetta. Senza contare il finale della fiction tratta da Andrea Camilleri La stagione della Caccia tagliato per dare la linea a Porta a Porta, segnalato da noi e da Dagospia. E ora perfino il concerto dalla Fenice di Venezia…
Interpellato al riguardo da VigilanzaTv, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) commenta: “Brutta storia, ma purtroppo già vista un mese fa. Ricordiamo bene cosa accadde con il taglio del finale della fiction tratta da Camilleri. Pur ricevendo due miliardi di euro dal canone, la Rai soffre di una vera e propria ansia di accondiscendenza allo sponsor“.
E ancora: “Il tutto aggravato da un incredibile numero di dirigenti e controllori pagati perché incidenti come quello della Fenice non avvengano. E anzi, quest’incredibile numero di figure pagate dagli italiani, nel 2022, è stato aggravato dall’aggiunta dei direttori di generi che al momento sono dei doppioni visto che il direttore di rete permane“.
L’On. Anzaldi precisa quindi: “Invito voi giornalisti a fare il confronto fra una Tv commerciale come La7 o Mediaset per vedere quanti siano nelle loro aziende, dietro una trasmissione, i direttori, vicedirettori, controllori di palinsesto, di messa in onda e chi più ne ha più ne metta, e quanti siano invece in Rai.”
Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai prosegue: “Tornando all’ansia di accontentare gli sponsor da parte della Rai, invito peraltro chiunque ad andare a vedere cos’accade su RaiMovie, ma anche sulle altre reti del Servizio Pubblico, riguardo ai film i cui titoli di coda sono troncati bruscamente, attuando una vera e propria violazione dei diritti d’autore. Ho posto il problema al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini, invitandolo a valutare uno studio della questione”.