Separatrix: la prima personale di Katharina Grösse al Gagosian di Roma

Katharina Grösse ph. Baltimore Museum of Art

Non tutta l’arte è finita sotto chiave a causa della pandemia (ci riferiamo alla chiusura fino al 3 dicembre di mostre e musei, ma non delle gallerie d’arte). Ne è un esempio la mostra Separatrix allestita al Gagosian: la prima personale a Roma di una degli artisti contemporanei più interessanti sulla scena internazionale, Katharina Grösse.

Separatrix

Katharina GrösseSeparatrix. Ph. Leonardo Cestari per Gagosian

Omaggio alla filosofia liebniziana, Separatrix è la linea di confine, tutt’altro che netta, tra ordine e caos tra due forze in conflitto. Ed è ciò che Katharina Grösse ha voluto rappresentare su carta nei 12 acquarelli di medie dimensioni (4 metri di altezza) frutto di quella tecnica per cui è nota. Che consiste nello studiare le caratteristiche chimico-fisiche dei materiali che si presta a utilizzare per intervenire sulla loro interazione alchemica. Lasciandoli freschi (wet-to-wet è il nome della tecnica), in osmosi in piano, per ottenere effetti ottici particolari, affidando al pennello solo il tocco finale. Questo nei casi in cui l’artista scelga di esprimersi su carta (materiale meno permeabile della tela), con acqua e pigmenti colorati, elementi assoluti della sua pittura.

It Wasn’t Us  e  Is It You? :  Katharina Grösse a Berlino e Baltimora

I pigmenti su carta s’integrano talvolta in opere su vasta scala, per le quali Grösse è solita ricorrere all’aerografo (quindi alla tecnica dello spray) su tela. Come nell’installazione attualmente in mostra a Berlino, dove il colore pervade lo spazio tridimensionalmente, e oltrepassa i limiti strutturali raggiungendo l’esterno .

Oppure al Baltimore Museum of Art dove ci si ritrova letteralmente immersi nel colore, in un’installazione di dimensioni imponenti, grazie all’effetto della tela. Ma non di quella cui siamo abituati a parlare in pittura. Nel caso dell’artista tedesca la tela diventa cornice strutturale, architettonica. E le sue installazioni prendono vita, movimento e fluidità anche in virtù delle pieghe che sa imprimerle, e all’assoluta vivacità dei colori che vi fissa, a far da contorno al resto. E a moltiplicare i punti di vista del visitatore.

Famosa dunque per le suggestioni pittoriche, scultoree e architettoniche di installazioni a forte impatto visivo ed emotivo, Grösse, già nota in Italia dopo il successo di Untitled Trumpet, un’imponente installazione con cui prese parte alla Biennale di Venezia 2015, è attualmente in mostra con Is it You? anche al Baltimora Musem of Art, e con It Wasn’t Us alla Hamburgher Banhof di Berlino. Entrambe fruibili online a questo link per un virtual-tour di Is It You?, la mostra in corso al Baltimora Museum of Art; a questo indirizzo per apprezzare l’installazione nella storica Hamburger Bahnof del Museum für Gegenwart di Berlino.

Virtual Tour di Separatrix

E a questo link è disponibile un virtual tour di Separatrix al Gagosian di Roma (link utile anche per indirizzo, informazioni, orari e prenotazione della visita in loco, che non richiede una prenotazione. Solo il rispetto delle norme anti Covid-19  in vigore).

Antonio Facchin

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