Serie A, caos Tgr Lazio. Anzaldi: “Italiani dovrebbero smettere di guardarlo”

Covid-19 stadio calcio Lega

di Marco Zonetti 🖋️

Dopo le preoccupazioni del Governo e la telefonata di Mario Draghi riguardo all’impennata dei contagi da Covid-19 e la sicurezza negli stadi, la Lega Calcio ha deciso qualche ora fa che la ventunesima giornata di Serie A in programma domani, domenica 9 gennaio 2022, e la finale di Supercoppa in onda mercoledì 12 gennaio, ammetteranno ancora il 50% del pubblico. Mentre alle partite del 16 e del 23 gennaio potranno assistere solo 5.000 persone.

Tale notizia, rimbalzata da tutte le agenzie nel tardo pomeriggio di oggi, è stata data anche dal Tgr Lazio, o meglio dal mezzobusto che ha lanciato il servizio al riguardo, relativo alle partite di Roma e Lazio. Peccato però che il servizio introdotto dal mezzobusto in questione paresse riferirsi a una situazione precedente rispetto alla decisione della Lega Calcio, tant’è – come si evince dal video qui sotto – esso sottolinea la “capienza al momento confermata al 50%”, senza tuttavia ribadire che invece, nelle prossime partite del 16 e 23, saranno ammesse solo 5.000 persone, confondendo di fatto le idee a molti telespettatori e tifosi che ci hanno chiesto delucidazioni.

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, anch’egli contattato da vari teleutenti perplessi, ci ha risposto: “Sinceramente mi pare che si stia esagerando, e sarebbe opportuno che questa volta lo sciopero lo facessero gli italiani prima non guardando più la TgR e poi non pagando più il canone”. L’On. Anzaldi allude all’edizione delle 14.00 del Tgr Lazio andato in onda oggi, nella quale era sparito il candidato Valerio Casini di Italia Viva dal servizio sulle Elezioni Suppletive di Roma in programma il 16 gennaio prossimo, e allo sciopero indetto dai sindacati Rai il 29 dicembre scorso per protestare contro il taglio all’edizione notturna della Tgr.