
La Rai non sta vivendo un momento idilliaco. Assieme ai guai finanziari, all’avviso di sfratto del Ministero dell’Economia Roberto Gualtieri ai vertici dell’azienda, e alla morìa di ascolti in prima serata e nel daytime, ecco che ora fioccano le querele e i provvedimenti disciplinari. E tutte per sessismo o volgarità contro le donne.
I casi Leonarduzzi e Detto Fatto
La frase pronunciata al termine del rally di Monza dell’8 dicembre dal telecronista Lorenzo Leonarduzzi (“Donna nanak tutta Tänak“) ha visto avviare una procedura disciplinare della Rai nei confronti del giornalista, annunciata da una lettera a quest’ultimo. Era stata la Capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza Rai Valeria Fedeli a sollevare la questione, così come per il caso del tutorial della spesa sexy di Detto Fatto andato in onda il 24 novembre. Anche per la trasmissione di Rai2 sono stati raggiunti da una contestazione disciplinare il capostruttura, il produttore esecutivo e il capoprogetto. Nulla si sa invece delle penali per la società esterna co-produttrice del programma, ovvero la Endemol, richieste dal Consigliere di Amministrazione Riccardo Laganà.
Possibile che su @RaiSport un giornalista si lasci andare a battute di pessimo gusto, volgari, sessiste, diseducative, vantandosi anche di averci vinto una scommessa da 100euro? Mi auguro che la #Rai avvii subito un procedimento disciplinare. pic.twitter.com/v6STkyBa4m
— valeria fedeli (@valeriafedeli) December 8, 2020
Wanda Nara porta in tribunale Luciana Littizzetto
Guai anche per il monologo sessista di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa che ha destato scalpore per le parole rivolte a Wanda Nara (stigmatizzate anch’esse dalla Senatrice Fedeli e dal Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che aveva sottolineato i costi esorbitanti del programma alla Rai). La Nara ha annunciato di adire le vie giudiziarie contro la Littizzetto. Ci si domanda chi pagherà le spese legali, la stessa comica? Fabio Fazio e l’agente televisivo Beppe Caschetto? L’Officina di Fazio che produce Che tempo che fa? Si spera non la Rai pagata dal canone, e quindi dai cittadini.