Sette mesi senza Vigilanza Rai. Pd la invoca ma opposizioni non trovano accordo

Rai

di Marco Zonetti

Sono ormai sette mesi che la Commissione di Vigilanza Rai chiamata per legge a vegliare sul servizio pubblico radiotelevisivo è inattiva. Prima per via della campagna elettorale estiva poi, dopo le elezioni del 25 settembre 2022, per lungaggini politiche e veti incrociati per l’assegnazione della presidenza. Che per prassi spetta all’opposizione, se non fosse che al momento attuale le opposizioni in Italia sono tre e tutte in disaccordo. Se non addirittura acerrime nemiche fra loro.

Reduce dall’ennesima “scoppola” elettorale, e dopo la pubblicazione dei dati dell’AgCom che rilevano gravi discrepanze a favore della maggioranza nell’informazione Rai, il Partito Democratico si è infine destato dal sonno ed è intervenuto in merito.

”Come parlamentari del Partito democratico designati alla Commissione Vigilanza Rai sollecitiamo le
altre forze politiche ad accelerare i tempi di costituzione della Commissione che non opera da diversi mesi”. Questa la nota dei parlamentari dem Ouidad Bakkali, Annamaria Furlan, Stefano Graziano, Antonio Nicita,Vinicio Peluffo, Francesco Verducci, Nicola Zingaretti.

E ancora: “Gli ultimi dati Agcom sul pluralismo radiotelevisivo e, segnatamente, sull’informazione Rai, confermano pesanti squilibri a favore di governo e maggioranza in violazione dell’art. 6 del Contratto di servizio, del Tusma e della Legge 28/2000. Questa situazione di squolibrio e di vuoto di vigilanza non può durare oltre al fine di ripristinare un rapporto corretto tra maggioranza e minoranza parlamentare. Gli altri partiti designino i propri componenti rappresentanti in Commissione e si proceda nei prossimi giorni alla costituzione di un organo importantissimo per il pluralismo informativo e il buon funzionamento del confronto democratico”.

Alla nota del Pd ha risposto il Senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, secondo il quale “È paradossale che siano i parlamentari della sinistra a invocare la costituzione della Commissione parlamentare di vigilanza. È giusto che venga costituita al più presto. Ma, come è noto, è proprio per colpa dellopposizione che si sta rallentando. Per prassi, giustamente, la presidenza è riservata a un esponente delle minoranze. Poiché non trovano accordo tra di loro, il Pd, i grillini e i renziani, non si designa il presidente e, quindi, c’è un rallentamento nell’attività di istituzione di questa Commissione“.

E ancora: “Ben vengano quindi le decisioni delle minoranze e la chiarezza perché della Commissione parlamentare di vigilanza c’è assoluto bisogno. Si tratta di un organo istituzionale significativo per l’indirizzo delle attività del servizio pubblico che, mai come in questo momento, appaiono connotate da confusione e da problemi gestionali che nella Commissione potrebbero essere esaminati e discussi. Quindi si faccia presto. La Vigilanza deve essere costituita e deve operare. Chi rivendica la presidenza, secondo una giusta prassi, si chiarisca le idee per porre fine a un ritardo che è causato da coloro che lo denunciano”.

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