Sondaggi pro Conte a spese dei cittadini. Esposto di Anzaldi ad Anac e Corte Conti

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Attraverso notizie di stampa non smentite sono emerse potenziali gravi irregolarità sugli appalti della presidenza del Consiglio per la realizzazione di sondaggi. Secondo quanto pubblicato da Il Fatto Quotidiano (31 gennaio 2021), la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha commissionato un sondaggio sul gradimento dei leader politici e dei singoli partiti, un ambito chiaramente estraneo all’attività di Governo sulla quale i sondaggi di Palazzo Chigi dovrebbero essere indirizzati. Credo che sia opportuno che venga fatta piena chiarezza su questa vicenda, a maggior ragione perché si tratta di denaro dei cittadini”. E’ quanto scrive il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi in un esposto inviato via pec al Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, al Procuratore Generale della Corte dei Conti, Angelo Canale, e al Procuratore Generale per il Lazio della Corte dei Conti, Pio Silvestri.

“Nella determina del 3 ottobre 2019 – prosegue Anzaldi nell’esposto – del Dipartimento Editoria, con la quale è stato affidato ad Ipsos un incarico annuale per la realizzazione di sondaggi per la cifra di 39.500 euro, è scritto chiaramente che i sondaggi devono essere realizzati ‘su tematiche che riguardano le attività e l’operato della Presidenza del Consiglio e del Governo’. Il gradimento dei leader politici di maggioranza e opposizione e il peso elettorale dei diversi partiti appaiono, invece, materie estranee all’operato del presidente Conte e dei ministri. Un grave sconfinamento che, se confermato, potrebbe aprire la strada a gravi irregolarità amministrative, se non addirittura a profili di danno erariale“.

Prosegue il Deputato Anzaldi: “Dalla verifica delle delibere pubblicate sul sito del Governo emerge, inoltre, che da due anni, ovvero dall’insediamento del Governo Conte, non vengono effettuate procedure di gara per i contratti sui sondaggi ma si procede con affidamento diretto puro, su esplicita richiesta dell’Ufficio Stampa e del Portavoce del Presidente Conte attraverso email che vengono citate con precisi riferimenti nelle determine del Dipartimento Editoria. In precedenza l’affidamento avveniva a seguito di una selezione della migliore offerta tramite consultazione di cinque operatori individuati sulla base di un’indagine di mercato. Perché la selezione non viene più effettuata?

“Appare inoltre singolare che la richiesta di realizzare sondaggi arrivi da un ufficio di diretta collaborazione come l’Ufficio Stampa del Presidente del Consiglio” continua l’On. Anzaldi, “trattandosi di una procedura amministrativa con oneri di spesa. A non tornare sono anche le date. Sempre dalla sezione ‘Amministrazione trasparente’ del sito Governo.it emerge che la determina del 3 ottobre 2019 avrebbe dovuto coprire il periodo 31/10/2019 – 30/10/2020, ma il 7 luglio 2020 è stato affidato ad Ipsos un nuovo incarico, per la cifra di 7.820 euro, con copertura 17/07/2020 – 11/09/2020.

Perché questo ulteriore affidamento, mentre era in vigore il precedente? Peraltro mentre in precedenza le determine prevedevano una sorta di capitolato con specifiche condizioni e indicazioni sullo svolgimento dei sondaggi (tipo di interviste, numero di domande, numero di report…), le determine del Governo Conte appaiono lacunose e incomplete, lasciando ulteriore discrezionalità e opacità su questa attività pagata con soldi pubblici”.

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