Spid, ovvero Sistema Pubblico d’Identità Digitale. Pensato dal Governo Monti, fu finalmente introdotto nel 2016 dal Governo Renzi con Marianna Madia Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.
In vigore da ben quattro anni, dunque, vede oggi il suo utilizzo da parte di ben dieci milioni d’italiani. Lo ricorda Michele Anzaldi (Iv), Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, che torna ancora una volta a denunciare il Tg1.
Il Tg1 “scopre” Spid: nell’edizione delle 20 di ieri è stato presentato come “la nuova identità digitale”, come se fosse stata appena introdotta da questo Governo. Ma come sanno milioni di utenti esiste da 4 anni, introdotto dal Governo Renzi. Disinformazione o Istituto Luce? pic.twitter.com/F8zt4JQDUu
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) September 29, 2020
Commentando che il Tg1 è “sempre più cinegiornale”, l’On. Anzaldi segnala:
“Il Tg1 ‘scopre’ Spid: nell’edizione delle 20 di ieri è stato presentato come ‘la nuova identità digitale’ per accedere ai servizi della PA , come se fosse stata appena introdotta da questo Governo. Ma come sanno milioni di utenti Spid esiste da 4 anni, introdotto dal Governo Renzi, e oggi viene già utilizzato da ben 10 milioni di italiani”.
“A marzo 2018, al termine dei governi di centrosinistra, le identità digitali erogate erano state 2,2 milioni, a gennaio 2020 erano arrivate a 5,6 milioni fino al boom durante il Lockdown. Questa sarebbe la “novità”? Giusto informare sempre più cittadini di questa opportunità, in molti casi diventata una vera e propria necessità, ma perché non farlo correttamente? Si può pagare il canone per questa disinformazione nel principale Tg del servizio pubblico, trasformato sempre più in una specie di cinegiornale da Istituto Luce? Che ne pensano l’Agcom, l’Ordine dei giornalisti, la Fnsi?”