Sprechi Rai. 800mila euro l’anno per sede di Pechino deserta da mesi

rai sede di pechino
Fabrizio Salini, amministratore delegato della RAI. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Dopo la pausa natalizia torna Pinuccio a Striscia la Notizia su Canale5 con il suo “Rai Scoglio 24” e volano già scintille. Questa sera Pinuccio, infatti, indagherà sullo studio Rai di Pechino: da agosto 2020 l’ufficio di corrispondenza, orfano di Giovanna Botteri, giacerebbe inutilizzato. Un vuoto che chiuderebbe una fondamentale finestra sull’Oriente, penalizzando gravemente la qualità dell’informazione offerta dal servizio pubblico.

Al momento le corrispondenze che riguardano Cina, Giappone e Sud-Est asiatico vengono realizzate direttamente a Roma. Ma, si chiede Rai Scoglio 24, per la struttura di Pechino la Rai sta ancora pagando le spese? Al momento risulterebbero circa 300mila euro l’anno per il personale cinese, altri 300mila euro per la sede e circa 40mila euro per l’appartamento – anch’esso vuoto – della Botteri. Più di 600mila euro cui andrebbe aggiunto lo stipendio della corrispondente stessa – oltre 200mila euro – che però da 5 mesi “corrisponde” da tutti i programmi Rai… meno che dalla Cina!

Il servizio completo sarà trasmesso questa sera, mentre “Rai Scoglio 24” e il suo inviato continueranno a indagare sulla controversa strategia gestionale dell’ad Fabrizio Salini.

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