di Marco Zonetti
In vari servizi, Pinuccio, inviato di Rai Scoglio 24 a Striscia la Notizia, aveva sottolineato come l’edizione notturna del TGR (Rai3) costi di più degli altri telegiornali della rete – secondo fonti giornalistiche, l’edizione della mezzanotte delle sedi regionali costerebbe, solo di personale, 4milioni di euro l’anno. Senza contare alcuni espedienti, come quello di scavallare la mezzanotte “per prendere la maggiorazione, gli straordinari”. Oltre al fatto, dulcis in fundo, che l’edizione notturna, come dimostrava lo stesso Pinuccio, è praticamente identica a quella delle 19.30.
Sulla questione l’Onorevole Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, aveva nei giorni scorsi depositato un’interrogazione chiedendo all’azienda di fare luce sui costi di un’edizione di soli quattro minuti che ripropone sostanzialmente un sintesi delle notizie già ampiamente diffuse alle 19.30, prevedendo però il pagamento di costosi straordinari notturni a giornalisti e tecnici.
Oggi il quotidiano La Repubblica rilancia di fatto la notizia secondo la quale – dai palinsesti del prossimo anno – sarebbe sparita l’edizione notturna delle testate regionali, “ovvero quei pochi minuti ritagliati all’interno di Linea Notte, l’approfondimento di Rai3 condotto da Maurizio Mannoni, che serviva per chiudere la giornata dai diversi capoluoghi del Paese. Da gennaio non ci saranno più“.
“Se fosse confermato lo stop all’edizione flash di mezzanotte dei Tgr” ha scritto su Facebook l’On. Anzaldi – saremmo di fronte ad una decisione decisamente opportuna e attesa da tempo nell’ambito della riduzione degli sprechi in Rai. Mi auguro che l’indiscrezione riferita da Repubblica trovi presto conferma ufficiale“. Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
E ancora: “Vediamo se l’amministratore Fuortes, che in Vigilanza ha parlato di 300 milioni di euro di buco finanziario accumulato negli ultimi anni, inizierà davvero a razionalizzare e riorganizzare le news, secondo il modello del Piano approvato del 2016 che a regime farebbe risparmiare 70 milioni di euro all’anno“.
La notizia della chiusura dell’edizione notturna della Tgr ha invece incontrato la ferma opposizione dell’USIGRai, secondo il quale i vertici Rai la mattina vanno “in Vigilanza a lodare la presenza sul territorio della Rai, e la sera si preannunciano tagli. Apprendiamo dalla stampa che l’Ad vorrebbe tagliare l’edizione notturna del Tg delle redazioni regionali. In pratica si vuole spegnere la presenza del Servizio Pubblico sul territorio per quasi 12 ore al giorno: dalle 19.30 della sera alle 7 del mattino“.
“Una presenza – sottolinea il sindacato dei giornalisti Rai, già protagonista di un’accesa polemica nei giorni scorsi contro il Tg satirico di Antonio Ricci – che ha garantito tempestività in occasione di eventi cruciali per il nostro Paese. Facendo così una cortesia alla concorrenza privata che da anni chiede di ridimensionare la Rai per conquistare spazi. E, guarda caso, in piena sintonia con campagne di denigrazione andate in onda in queste settimane proprio dalle reti Mediaset. Tutto questo senza alcun confronto sindacale, in palese violazione di qualunque norma contrattuale”.
L’USIGRai attacca quindi il vertice Rai che “ancora non ha saputo presentare un progetto di futuro, e che per il momento ha solo effettuato nomine di spartizione politica, ora vuole realizzare i sogni di chi vuole una Rai ridimensionata. E si dice “sempre pronta al confronto sul cambiamento” ma determinata a “opporsi con forza a tagli indiscriminati”.