Sprechi Rai: gli esorbitanti costi (a spese nostre) di dipendenti ed esterni

Rai costi sprechi

di Marco Zonetti 🖋️

Basta leggere l’incipit dell’articolo di Fabio Pavesi su Verità e Affari per veder delinearsi un quadro inquietante della situazione in cui versa la Rai. “Le reti Fininvest chiudono il 2021 con 374 milioni di utili, la Tv di Stato in pareggio nonostante si regga sui contributi da 1.8 miliardi l’anno chiesti agli italiani“. E ancora: “La differenza la fa la gestione: la Rai conta su 12mila dipendenti e i 2mila giornalisti hanno un costo medio aziendale di 140mila euro. Mediaset ha 3.200 dipendenti“.

Ed è utile insistere su questo dato: l’esercito Rai di cui sopra costa ogni anno oltre un miliardo e pesa per quasi il 40% di tutte le risorse incamerate della Tv di Stato. Senza contare i costi esterni, che nel 2021 Rai Spa “ha iscritto per la bellezza di 1.37 miliardi. E costi esterni è proprio la definizione giusta dato che Rai è terreno di scorribande di produttori, agenti e società esterne che vendono programmi e ospiti ben remunerati chiavi in mano”. E questo malgrado i 12mila dipendenti pagati. Con la Corte dei Conti che, annualmente, evidenzia gli sprechi e l’inefficienza del caravanserraglio della Rai.

Qualche giorno fa, il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) su Globalist ha scritto a tal riguardo: “Il doppio allarme della Corte dei Conti e dei sindacati unitari sulla gestione della Rai richiede un intervento immediato di Governo e Parlamento. La commissione di Vigilanza convochi il magistrato contabile vigilante sulla Rai, che ha scritto nella sua relazione che la Rai deve eliminare sprechi e inefficienze, e convochi i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fnc Ugl, Snater Libersind che, in maniera unitaria e per ben due volte in pochi giorni, hanno paventato rischi di sopravvivenza per il servizio pubblico, alla luce dell’attuale gestione“.

La Rai, in tutto questo, sembra fare orecchie da mercante, aiutata dal fatto che la Risoluzione proposta in Commissione di Vigilanza Rai, che avrebbe dovuto regolamentare il mercato di ospiti e opinionisti limitando lo strapotere degli agenti, è stata affossata dal M5s. E così proliferano situazioni assurde, come quella di Tim Summer Hits nella quale, su ventuno artisti, ben undici sono rappresentati dalla stessa agenzia, la Friends & Partners, che per giunta è anche la società produttrice che realizza il programma.

Allarmi lanciati anche dal Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà, unico che in CdA ha votato contro i nuovi palinsesti della Tv pubblica amministrata da Carlo Fuortes. Denunce continue da parte di Striscia la Notizia con Pinuccio di Rai Scoglio con le sue indagini sugli sprechi di Viale Mazzini, in primis per le sedi estere, e segnalazioni costanti di VigilanzaTv, come per esempio sui tanto discussi costi affrontati dalla Rai per aggiudicarsi i Mondiali di Calcio (con l’Italia fuori dalla competizione…), sulle spedizioni en masse negli USA per le elezioni presidenziali e a Tokyo per le Olimpiadi, poi trasmesse a pezzi e bocconi con numerosi svarioni e gaffe ripetute. Ma la lista sarebbe lunghissima.

Allarmi inascoltati come evidenzia ancora una volta, nella prossima stagione, l’inesausto spopolare di società di produzione esterne, agenzie e agenti (in primis la Itc 2000 di Beppe Caschetto). E questo, ribadiamo per l’ennesima volta, nonostante 12mila dipendenti che incidono pesantemente sul bilancio della Tv pubblica. Tanto pagano gli italiani.