Sprechi Rai, Striscia affida al Gabibbo la risposta agli attacchi USIGRai

Il Gabibbo di Striscia la Notizia

di Marco Zonetti

Striscia la Notizia affida al pupazzo Gabibbo la risposta all’USIGRai, che ha attaccato il Tg satirico ideato da Antonio Ricci in onda su Canale5 per un servizio di Pinuccio, inviato di Rai Scoglio 24. “Gomblotto, gomblotto” ha replicato il Gabibbo al sindacato dei giornalisti della Tv di Stato. “E’ un
gomblotto vintage: le polemiche sugli sprechi delle sedi regionali Rai erano già presenti ben prima della nascita di Striscia o del primo congresso dell’Usigrai“.

Nel servizio in questione, l’inviato Pinuccio era tornato a occuparsi delle sedi regionali della Rai, nelle quali sembra impossibile riuscire a scoprire quante siano le persone in esse impiegate. Secondo l’onorevole Michele Anzaldi, segretario della Commissione di Vigilanza Rai, interpellato dal Tg satirico di Antonio Ricci, la cifra si aggirerebbe intorno alle 1500-1700 unità. L’On. Anzaldi ha snocciolato i dati a Pinuccio: “21 sedi regionali, ognuna con il suo caporedattore, vicecaporedattore, i giornalisti, gli operatori. Cui aggiungere un direttore nazionale, due condirettori e sei vicedirettori. E’ il più grande giornale d’Italia, una cosa gigantesca”. E ancora: “La piccola televisione locale che fa gli stessi servizi e spesso ben più apprezzata dagli italiani quanti dipendenti impiega? Secondo me la proporzione è 5-6 contro i 40 della Rai, è questa la proporzione”.

L’esecutivo dell’USIGRai e il Comitato di Redazione della Tgr, in un comunicato, si erano quindi scagliati contro il servizio di Pinuccio: “Tornano gli attacchi di Striscia la Notizia alla Rai e alle sedi regionali. Come già accaduto in passato, la tempistica è quantomeno sospetta: ancora una volta, con l’approssimarsi del rinnovo del Contratto di Servizio, evidentemente qualcuno punta a indebolire la presenza sul territorio della Rai, a tutto vantaggio di aziende private”.

Rincarando: ”Sprechi, organici, fanno parte di un armamentario ben noto dei denigratori di professione. Ma noi siamo tranquilli: in questo anno e mezzo di pandemia, ad esempio, la Rai ha saputo dimostrare quanto sia centrale per il Paese il ruolo dell’informazione sul territorio garantita dal ServizioPubblico”. Quanto all’intervento dell’On. Anzaldi a Striscia, commentano: “Colpisce che l’attacco arrivi da un Commissario della Vigilanza che declina il proprio ruolo alla delegittimazione invece che all’indirizzo. Ci auguriamo che, come dichiarato, il vertice Aziendale e la direzione di testata intervengano in maniera netta e pubblica a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Rai che, con impegno e passione, garantiscono – da e per i territori – una informazione di qualità al servizio dei cittadini”.

VigilanzaTv ha chiesto al Segretario della Commissione di Vigilanza Rai cosa ne pensi di questo attacco, e la sua risposta è stata: “Trattandosi di una questione piuttosto delicata, è giusto che la Rai faccia la massima chiarezza. Nel collegamento con Striscia la Notizia, ho parlato di numeri, nell’ordine dei 1500-1700 dipendenti pagati dai cittadini. Un numero esorbitante. Il comunicato di USIGRai e Cdr della Tgr non mi smentisce. Dunque quanti sono effettivamente? Quanto costa tutto questo dispendio di mezzi? Quanto costa l’edizione di mezzanotte? Quanti sono in straordinario e quanti no? Ebbene, proprio perché stiamo parlando di soldi pubblici, annuncio all’USIGRai e al Cdr della Tg2 che presenterò Interrogazione Parlamentare per avere la necessaria contezza“.