di Marco Zonetti
La decisione dell’Ad Rai Carlo Fuortes di tagliare fin dal prossimo gennaio 2022 l’edizione notturna dei Tg regionali per lo share deludente, come già abbiamo sviscerato più volte, ha creato forti malumori in azienda, specie per quanto riguarda le organizzazioni sindacali. L’USIGRai, in particolare, torna a farsi sentire inviando una lettera al Direttore della Tgr Alessandro Casarin.
Nella lettera, che VigilanzaTv, è riuscita a visionare, il sindacato dei giornalisti Rai invita il Direttore della Tgr a “rompere un silenzio che dura da troppi mesi”, sottolineando che, dopo l’annuncio dell’Ad in Commissione di Vigilanza relativo al taglio di un pezzo di informazione regionale, “le redazioni si aspettano risposte”.
L’USIGRai accusa Fuortes di usare come “pretesto dati errati, parziali e non contestualizzati” e chiede cosa ne pensi al riguardo Casarin e cosa sia stato fatto “per evitare questa cancellazione fuori da qualsiasi progetto editoriale. “Basta un presidio, come si legge nella risposta dell’azienda al nostro comunicato, per coprire il web, preparare le produzioni del mattino e assicurare la presenza della rai sul territorio dopo le 20?”
Il sindacato sottolinea di non poter aspettare il piano editoriale per conoscere la posizione del Direttore. E questo non soltanto per gli ascolti della terza edizione, ovvero quella notturna dei Tg regionali stralciata, ma anche “per le altre questioni emerse in questi mesi”.
Che sono nell’ordine: “Il job posting per il web nazionale aperto a tutti i colleghi della Rai tranne alle giornaliste e ai giornalisti della Tgr”. Quindi “I ritardi nella tabella di marcia del progetto web, sorpassato da quello nazionale anche dal punto di vista tecnico”. E per finire: “Gli attacchi gratuiti e diffamatori lanciati quotidianamente da parte di Mediaset”. Allusione al Tg satirico di Antonio Ricci Striscia la Notizia e al suo segmento Rai Scoglio 24 con l’inviato Pinuccio, che ha sottolineato varie volte come l’edizione notturna dei tg regionali sia praticamente identica a quelle che la precedono nella giornata.
E malgrado ciò, essa costa di più delle altre edizioni, come denunciato dal Senatore dell’Italia dei Valori Elio Lannutti, membro della sesta commissione permanente Finanze e Tesoro, in un’interrogazione parlamentare volta a sapere per quale motivo “l’edizione della mezzanotte delle sedi regionali costi, solo di personale, secondo fonti giornalistiche, 4milioni di euro l’anno“. Senza contare alcuni espedienti, come quello di scavallare la mezzanotte “per prendere la maggiorazione, gli straordinari”.
Critico sul taglio dell’edizione notturna dei Tg regionali è anche Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna, che auspica “ci possa essere un ripensamento da parte dei vertici
della Rai, con anzi la valorizzazione delle sedi regionali – e quella di Bologna è certo una delle più importanti – e delle professionalità interne”. Questo perché, secondo il Governatore, la scelta “rischia di cancellare una finestra informativa importante sulla giornata, l’attualità, la cronaca relativa all’Emilia-Romagna.”