di Marco Zonetti
Non sono molte le storie d’integrazione tanto suggestive e d’ispirazione quanto quella della Tam Tam Basket di Castelvolturno, squadra di pallacanestro guidata dal coach Massimo Antonelli. Un’associazione senza scopo di lucro fondata da ex giocatori di basket che, osservando i figli degli extracomunitari residenti nella zona crescere nell’estrema povertà senza neanche la possibilità di praticare uno sport, hanno deciso di fondare una squadra di pallacanestro che potesse accogliere i poveri ragazzini sventurati offrendo loro la parvenza di un futuro migliore.
L’idea del coach Massimo Antonelli – la “fata madrina” della nostra favola – si è rivelata vincente su tutta la linea, tanto che il Ministro Luca Lotti, nel 2017, fece approvare una norma che prendeva il nome della squadra, la Tam Tam Basket, permettendole così di partecipare al campionato regionale e conquistando il primo posto. Della vicenda si è occupato personalmente Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai e Deputato di Italia Viva, che più volte ha fatto poi appello ai governi successivi guidati da Giuseppe Conte e all’allora Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora perché non facessero morire il sogno dei ragazzi della Tam Tam.
Dopo l’ennesima accorata denuncia di Massimo Antonelli (vedi post sotto) riguardo alle peripezie e alle ingiustizie che è costretta a subire la sua squadra, Michele Anzaldi torna sull’argomento in un post Facebook nel quale denuncia: “Ancora una volta l’ottusa burocrazia della Feder Basket rischia di bloccare i ragazzi della Tam Tam Basket di Castel Volturno: 5 anni di campionati, di partite, di vittorie non bastano a permettere a questi ragazzi di fare sport serenamente, al pari dei loro coetanei. La loro ‘colpa’? Essere figli di immigrati. Ma come si fa a definire ‘stranieri’ dei giovani nati in Italia e che frequentano fin da piccoli le scuole italiane? Che fine hanno fatto tutte le belle parole pronunciate in occasione delle Olimpiadi di Tokyo da parte dei vertici dello sport italiano, ma anche dal mondo delle istituzioni?”.
E ancora: “Perché la Rai servizio pubblico, i telegiornali, i giornali e gli organi di informazione non danno spazio oggi a questo tema, come hanno fatto a luglio e agosto quando si parlava dei campioni olimpici? Se la Rai facesse informazione sul caso Tam Tam, forse potrebbe raccogliere la stessa attenzione dei telespettatori che c’è stata durante l’estate, o comunque potrebbe almeno informarli e raccoglierne l’opinione, visto che questa notizia ha tutte le caratteristiche per essere una tematica da servizio pubblico. Lo Ius Soli sportivo è stato introdotto nel 2017 dall’allora ministro dello Sport, Luca Lotti, del Governo Gentiloni, su impulso del Pd di Renzi: possibile che ancora dopo 4 anni ci siano ragazzi che debbano essere considerati di Serie B rispetto ai loro coetanei?”.