di Marco Zonetti đď¸
Dopo il discusso discorso del 29 aprile scorso sul palco della convention milanese di Fratelli d’Italia, discorso che gli è valso un richiamo da parte della Rai, e la partecipazione – questa volta in veste di moderatore – all’evento leghista di sabato 14 maggio, ecco che il Direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano è comparso alla Scuola di Formazione Politica della Lega per intervistare il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
All’inizio del colloquio Renzi ha scherzato con Sangiuliano: “CosĂŹ, dopo Fratelli d’Italia, ti rovina anche Italia Viva e la Lega”, al che il Direttore del Tg2 ha ribattuto: “Devo dire però che è sempre stimolante intervistare il Senatore Renzi… è capitato piĂš volte sia in televisione che in dibattiti pubblici. E poi son sicuro che non verrò attaccato, questo lo do per acquisito” (Cfr. video qui sotto).
Riferimento al fatto che il primo a sollevare il caso della presenza di Sangiuliano sul palco di Fratelli D’Italia fu il Deputato renziano nonchĂŠ Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi? Lo stesso Anzaldi, per giunta, autore dell’interrogazione alla Rai sull’ammissibilitĂ della presenza del Direttore del Tg2 sul palco della convention politica di Fratelli d’Italia. Un’interrogazione alla quale la Rai ha replicato sottolineando che Sangiuliano aveva, “in base a quanto previsto dalla policy aziendale, fatto richiesta di partecipare in qualitĂ di moderatore a un dibattito” e non per un “intervento dal palco”. Da qui il “richiamo al rispetto puntuale delle procedure” comminatogli da Viale Mazzini.
La risposta all’interrogazione dell’On. Anzaldi firmata da Luca MazzĂ , Direttore delle Relazioni Istituzionali della Rai, confermava altresĂŹ le dichiarazioni giĂ rilasciate in merito dall’Ad Carlo Fuortes nella sua ultima audizione in Commissione di Vigilanza Rai.
Insomma, a Michele Anzaldi saranno forse fischiate le orecchie ascoltando la battuta di Sangiuliano alla Scuola di Formazione Politica della Lega? VigilanzaTv lo ha chiesto al diretto interessato.
Onorevole Anzaldi, aprendo la sua intervista a Renzi alla scuola politica della Lega, il direttore del Tg2 Sangiuliano ha dichiarato: âSono sicuro che questa volta non verrò attaccatoâ. A cosa si riferiva? Forse si riferiva a lei, per le sue dichiarazioni dopo il âcomizioâ alla convention di Fratelli dâItalia, visto che in questo caso era coinvolto il leader di Italia Viva?
“Il direttore del Tg2 ancora una volta dimostra scarso o nessun rispetto per la Rai, per i dirigenti dellâazienda e per il canone dei cittadini. Parlare di âattaccoâ dopo che la Rai ha avviato unâistruttoria sul suo comizio alla convention di Fratelli dâItalia e ha comminato a Sangiuliano un richiamo disciplinare, significa dileggiare il lavoro della Direzione risorse umane, che ha curato lâistruttoria, il lavoro del direttore delle Relazioni istituzionali Luca MazzĂ , che ha comunicato alla Vigilanza lâesito di quel procedimento, e le parole dello stesso amministratore delegato Fuortes, che in Vigilanza ha anticipato il comportamento scorretto del direttore del Tg2, aver chiesto di moderare un dibattito e poi aver tenuto un comizio politico dal palco. Peraltro quella palese violazione della deontologia aziendale è stata stigmatizzata su tutta la stampa italiana, ha provocato critiche da tanti opinionisti, commentatori e cittadini sui social, oltre ad aver indignato diversi partiti, non solo il sottoscritto ma anche ad esempio la capogruppo Pd in Vigilanza Valeria Fedeliâ.
Si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso da parte del Direttore del Tg2?
âIn qualsiasi azienda, dopo aver ricevuto una sanzione disciplinare si cerca di agire con maggiore cautela. Il direttore del Tg2, invece, dimostra ancora piĂš arroganza e spregiudicatezza. PerchĂŠ lâUsigrai e lâOrdine dei giornalisti non hanno detto o fatto nulla, dopo che la Rai ha sanzionato ufficialmente il comizio alla convention della Meloni? Ă normale che un direttore dica allâazienda una cosa e poi ne faccia unâaltra? Ă normale che si chieda lâautorizzazione per moderare un dibattito e poi si tenga un comizio dal palco di lancio dellâintervento della leader del partito? Peraltro nulla di estemporaneo, tutto era giĂ scritto nel programma ufficiale dellâevento. Un atteggiamento che danneggia tutta lâinformazione Rai. In poche settimane il direttore del Tg2 ha inanellato il comizio alla convention di Fratelli dâItalia a Milano, unâintera giornata sul palco a moderare dibattiti alla convention della Lega a Roma e questo fine settimana la partecipazione alla scuola politica della Lega. Oggi un quotidiano (Il Tempo, ndr) lo dĂ addirittura in pole position come candidato del centrodestra alla Regione Lazio, senza che siano arrivate smentite. Difficile che i cittadini pensino di trovarsi di fronte ad un profilo di giornalista indipendente ed equidistanteâ.
In Rai vige una circolare, introdotta proprio da Fuortes, che regola le partecipazioni dei giornalisti a convegni ed eventi esterni. Crede che sia rispettata?
âDalle notizie di stampa sappiamo che ai giornalisti è consentito partecipare a 10 eventi esterni allâanno, massimo due al mese. Parliamo di moderazione di dibattiti e interviste, di certo non è consentito tenere veri e propri comizi alle convention politico-elettorali dei partiti. Mai nessuno nella storia della Rai aveva fatto quello che ha fatto Sangiuliano. Chiederò con unâinterrogazione alla Rai se la circolare viene rispettata o meno. Intanto attendo chiarimenti allâinterrogazione che ho presentato sullâopaca vicenda della stella a cinque punte trovata in un ascensore del Tg2, che era lĂŹ da anni ed è stata invece denunciata proprio in concomitanza con il procedimento disciplinare sul direttoreâ.
L’On. Anzaldi si riferisce al simbolo delle Brigate Rosse trovato disegnato su un ascensore del Tg2 e denunciato solo qualche giorno fa, con annessa gara di solidarietĂ istituzionale, quando invece vari selfie scattati da giornaliste del Tg2 ne dimostravano la presenza – per qualche motivo ancora da accertare passata inosservata – fino almeno dal dicembre 2019. Attualmente sul caso stanno indagando la Digos e la Procura di Roma.