Tg2-Botteri ‘sponsor’ della Cina. Anzaldi prepara interrogazione e chiama in causa Fuortes e Soldi

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Gennaro Sangiuliano, Michele Anzaldi, Giovanna Botteri

Di Marco Zonetti

Il servizio filocinese del Tg2, firmato da Giovanna Botteri e denunciato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, ha scatenato sui social critiche e contrarietà da parte di intellettuali, commentatori ed esponenti del mondo liberale e di centrodestra, oltre allo sfottò di Striscia la Notizia, che tramite l’inviato Pinuccio ha spesso sottolineato il piglio celebrativo dei servizi della Botteri verso il regime di Xi Jinping e il fatto che la figlia della giornalista lavori per una società cinese.

Il giornalista Oscar Giannino, fondatore di “Fare per fermare il declino” ha così commentato il video del servizio, pubblicato dal Segretario della Commissione di Vigilanza Rai: “Io della RAI non rimango stupito mai da anni e anni… nei partiti ITA c’è chi la pensa esattamente come in questo servizio e la RAI è dei partiti”. Il cofondatore di Fratelli d’Italia ed ex sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, ha invece ritwittato secco il tweet critico di Anzaldi con il video del servizio, senza aggiungere commenti. La politologa Sofia Ventura, in passato collaboratrice della Fondazione di Gianfranco Fini “FareFuturo”, ha scritto: “Imbarazzante è poco. Senza parole”.

Il radicale vicino al centrodestra, ma oppositore dei sovranisti, Marco Taradash, ha scritto: “Il direttore si chiama Gennaro Sangiuliano, un ammiratore di tutte le dittature scelto da Salvini. La giornalista Giovanna Botteri, corrispondente da e sponsor di Pechino. Se ne devono andare di corsa dalla Rai, come cavalli scossi”. L’ex sottosegretario agli Esteri ed esponente della Margherita, Gianni Vernetti, oggi editorialista per il gruppo Gedi, ha dal canto suo twittato: “Il servizio di @BotteriGiovanna sul @tg2rai su Xi-Jinping è la cosa più ignobile, adulatoria e servile nei confronti del regime autoritario di Pechino che si sia mai vista. Un insulto al servizio pubblico italiano”.

A proposito dell’imbarazzante giustificazione del Cdr, che ha parlato di “raffinato senso dell’ironia” della giornalista, il corrispondente da Bruxelles di Radio Radicale e del Foglio, David Carretta commenta a sua volta: “Non era ironica. Non ha dato alcun elemento di contesto, né contraddetto la versione ufficiale con i fatti, probabilmente dando per scontato che tutti gli spettatori del TG2 siano sinologhi. Questa è l’unica spiegazione che posso darmi”. Daniele Bellasio, oggi direttore de La Prealpina e in passato caporedattore esteri alla Repubblica, vicedirettore del Foglio e caporedattore centrale al Sole 24 Ore, ha aggiunto: “Stavo disperatamente cercando dell’ironia, una sottile ma profonda linea di sottolineatura degli aspetti grotteschi di un regime, ma non sono riuscito a trovarle. Ditemi che voi sì, così mi tranquillizzo. Il finale soprattutto, vero che è di sottile condanna giusto?”.

D’altronde il Tg2 è stato l’unico notiziario Rai a trasmettere quel servizio di Giovanna Botteri sull’ennesima svolta autoritaria di Xi Jinping, stavolta sulla scuola. Né Tg1, né Tg3 lo hanno trasmesso, segno che è stato richiesto e commissionato espressamente dal direttore del Tg2 Sangiuliano. Oppure è stata una proposta della Botteri e gli altri direttori si sono rifiutati? Sta di fatto che, nel servizio, non vi era alcun riferimento alle reazioni negative in Patria nei confronti dell’introduzione del Pensiero di Xi Jinping nell’insegnamento scolastico fin dalle elementari, né alla preoccupazione degli intellettuali per il ritorno del “culto della personalità” tanto caro a Mao Zedong e al suo regime colpevole di milioni di morti, come riportato in un articolo del Financial Times che abbiamo tradotto qui.

VigilanzaTv ha chiesto al Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Anzaldi se intende dare seguito alla sua denuncia, ed egli ci ha risposto: “Sto lavorando per presentare un’interrogazione, se possibile anche con firme trasversali, per fare luce sulla trafila redazionale che ha portato alla messa in onda di quel servizio: se è stato richiesto dalla redazione o proposto dall’ufficio di corrispondenza, chi lo ha supervisionato, quale vicedirettore era di turno, quale caporedattore lo ha avallato”.

E ancora: “E’ opportuno fare luce su tutte le responsabilità. Sarà interessante conoscere l’opinione dell’Ad Fuortes e soprattutto della presidente Soldi, che ha competenza su tali questioni“.

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