Tg2. Intervista “complottista” all’ideologo di Trump. La denuncia di Michele Anzaldi

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Matteo Salvini con Grover Norquist a Washington

Grover Norquist, l’ideologo trumpiano stimato da Salvini

Il giorno successivo all’ufficializzazione definitiva del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Tg2 si distingue com’è suo solito. E, nell’edizione delle 13.00 di giovedì 16 dicembre 2020, affida all’inviata negli Stati Uniti Anna Mazzone un’intervista a Grover Norquist. Presidente del Think Tank Americans for Tax Reform, il Tg2 lo presenta come la “mente dei conservatori Usa” per lasciare una parvenza di terzietà, ma in realtà egli è “uno degli ideatori della rivoluzione fiscale fatta da Trump negli Stati Uniti”. Come del resto ci informava il leader della Lega Matteo Salvini ai tempi del suo incontro con Norquist a Washington.

“Per Biden hanno votato tanti morti”

Legato dunque a doppio filo con l’amministrazione uscente, l’ideologo trumpiano Norquist non può che parlare bene di Trump, e infatti nell’intervista al Tg2 sostiene che il voto americano sia stato una truffa, e che addirittura si siano tenuti in serbo per dopo le elezioni il vaccino, “che avevano già da tantissimo tempo”. E non solo: per Biden avrebbero votato tanti morti e il tasso di disoccupazione attuale (8.4) sarebbe minore di quello lasciato da Barack Obama (4.7). Norquist confida a Mazzone e ai telespettatori del Tg2 che, per via del Covid, la stampa non ha parlato di Economia e “degli straordinari risultati ottenuti da Trump” (cit.). Ciliegina sulla torta? Nella notte elettorale, “ci sono state tantissime irregolarità” e “chi imbroglia solitamente distrugge le prove”.

La denuncia di Michele Anzaldi

Il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, su Twitter, denuncia il servizio del notiziario della Seconda Rete. “Il giorno dopo la definitiva ufficializzazione della presidenza Biden, che ha ricevuto congratulazioni anche dai repubblicani, il Tg2 intervista un oscuro complottista sostenitore di Trump, che parla senza prove di brogli e voti di morti. Che ne pensano il Ministero degli esteri e l’Ambasciata Americana?“.

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