Questa sera, domenica 10 gennaio 2021, in prime time Canale5 trasmetterà l’intervista in esclusiva mondiale a Papa Francesco realizzata dal Tg5. Nel colloquio con il giornalista Fabio Marchese Ragona, avvenuto nella residenza Santa Marta in Vaticano – annunciano in una nota Canale 5 e il notiziario diretto da Clemente J. Mimun – il Pontefice ha affrontato vari temi, tra cui: la pandemia, il vaccino, i disordini negli Stati Uniti, l’aborto, la politica e com’è cambiata la sua vita a causa del virus.
Ci si domanda come mai per la sua intervista esclusiva mondiale – nonché la sua prima dell’anno – Papa Francesco abbia optato per il Tg5 e Canale5, una rete privata, e non per il Tg1 e Rai1. Ci si domanda per quale motivo al mondo il Servizio Pubblico pagato dal canone dei cittadini risulti per l’ennesima volta non pervenuto, in secondo piano, ignorato, marginale, irrilevante. Dev’esserci senz’altro una spiegazione plausibile per la scelta del Santo Padre di escludere la Rai a vantaggio di Mediaset. Ci piacerebbe tanto sapere quale.
Sulla questione è intervenuto il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) che ha commentato: “L’intervista di Papa Francesco in esclusiva mondiale al Tg5 è un vero schiaffo alla Rai, che a differenza di Mediaset ha pure una costosa struttura dedicata, Rai Vaticano. Perché continuare a pagare il canone? Con questi vertici il servizio pubblico ha toccato il punto più basso“.
L’intervista di Papa Francesco in esclusiva mondiale al Tg5 è un vero schiaffo alla Rai, che a differenza di Mediaset ha pure una costosa struttura dedicata, Rai Vaticano. Perché continuare a pagare il canone? Con questi vertici il servizio pubblico ha toccato il punto più basso. https://t.co/2SvUrL3ozh
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) January 10, 2021