Tokyo 2020: “Keniani abituati a correre tra le fiere”. Per la rete il commento Rai è razzista

La finale olimpica dei 3000 siepi, dove correvano anche due italiani – Ala Zoghlami (nono con il tempo di 8’18”50) e Ahmed Abdelwahed (quattordicesimo con 8.24”34) – ha visto la copertura giornalistica Rai delle Olimpiadi di Tokyo 2020 scatenare l’ennesimo putiferio in rete, dove i commenti negativi si stanno sprecando, specie su Twitter.

Vinta dal marocchino Soufiane El Bakkali in 8’08”90, la gara ha visto classificarsi al secondo posto l’etiope Lamecha Girma con il tempo di 8’10”38, mentre il bronzo è andato al keniano Benjamin Kigen (8’11”45). Proprio riguardo a Kigen, il commento Rai è stato: “i keniani sono favoriti in questa gara perché abituati a correre tra le fiere”, ovvero gli animali feroci.

Giudicata come minimo inopportuna, ma soprattutto di stampo “razzista” e degna di “licenziamento in tronco”, la frase sta innescando una polemica infuocata sui social, già traboccante di incandescenti critiche contro le varie assurdità della copertura Rai delle Olimpiadi, con i telespettatori costretti a seguire a pezzi e bocconi le varie gare, per via della rinuncia ai diritti di trasmissione streaming. Peccato però che a Tokyo vi siano, come ha denunciato il Segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi, ben 71 giornalisti a spese nostre, senza contare operatori, fonici, operatori e tecnici.

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