Ucraina, Anzaldi: “Rai o TeleFattoQuotidiano? Imbarazzante spettacolarizzazione”

#Cartabianca Rai3 Ucraina Alessandro Orsini Andrea Scanzi
 Bianca Berlinguer Donatella Di Cesare Vittorio Emanuele Parsi
Un momento di #Cartabianca su Rai3

di Marco Zonetti 🖋️

#Cartabianca, programma in onda il martedì sera su Rai3 condotto da Bianca Berlinguer, non brilla certo per ascolti e da anni soccombe costantemente alla concorrenza di La7 con diMartedì, ma senz’altro ogni settimana riserva qualche polemica che tiene banco per i sette giorni successivi, alimentando se non l’audience almeno l’interesse mediatico sulla trasmissione. Fino alla prossima rissa in studio.

Prima il caso dell’alpinista Mauro Corona, poi quello della pasionaria no vax Maddalena Loy, in seguito la lite furibonda tra Andrea Scanzi – ospite fisso pagato della trasmissione – e il professor Alberto Contri, da ultimo la vicenda di Alessandro Orsini, docente della Luiss accusato di essere filo-putiniano… insomma, non c’è mai un attimo di pace per il talk di “approfondimento” della prima serata di Rai3, sovvenzionato dal canone dei cittadini.

Sulla scia della puntata di ieri, martedì 29 marzo 2022, con il ritorno a titolo gratuito del professor Orsini dopo che i vertici Rai gli avevano stracciato il contratto con il programma, contratto in base al quale la Berlinguer aveva con lui pattuito un compenso di 2.000 euro a puntata per sei puntate, ecco che è scoppiata l’ennesima bagarre settimanale, questa volta con il politologo Vittorio Emanuele Parsi, che ha lasciato – indignato – lo studio.

Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, commenta così su Facebook l’accaduto: “Lo spettacolo imbarazzante dato ieri in prima serata su Rai3 da #Cartabianca, su una tematica delicata come quella della guerra in Ucraina, che sta vedendo migliaia di morti e milioni di profughi, dovrebbe portare i vertici Rai ad un’immediata riflessione: quello che è andato in onda è davvero servizio pubblico?“.

E precisa: “Basta analizzare il programma per interrogarsi se sia davvero opportuna una spettacolarizzazione del genere di un dramma internazionale. A partire dall’episodio che ha riguardato il professor Vittorio Emanuele Parsi, uno degli accademici italiani di relazioni internazionali più noti e riconosciuti, costretto ad abbandonare il programma per gli evidenti errori ripetuti, anche dalla stessa conduttrice che ignora l’invio di armi dalla Turchia all’Ucraina. Parsi ha preferito sfilarsi ed è stato colpito dagli insulti in diretta di un altro ospite, il professor Orsini, che ha avuto uno spazio spropositato e senza precedenti, addirittura con intervista a tu per tu durante la quale ha potuto ripetere che questa guerra è colpa dell’Unione Europea (e non di Putin che ha invaso un paese con i carri armati), che Nato, Ue e Usa cono ‘tre grandi vigliacchi’, che ‘l’Italia deve rompere con l’Unione Europea’, addirittura ripetendo in faccia alla ballerina ucraina Kuzmina ‘vi stiamo mandando al massacro, stiamo giocando con voi, vi stiamo usando come carne da macello’ senza alcun freno da parte della conduttrice”.

Quindi il Segretario della Vigilanza ricorda l’annuncio di querela di Orsini al deputato del Pd Andrea Romano, che la scorsa settimana lo aveva tacciato di essere un “pifferaio della propaganda di Putin”. il docente della Luiss ha, secondo Michele Anzaldi, “potuto attaccare personalmente un commissario della Vigilanza, il collega Andrea Romano, usando la tv pubblica per regolare i suoi conti personali. La colpa di Romano? Aver fatto il suo lavoro di componente della Vigilanza Rai: i presidenti Barachini, Fico e Casellati mi auguro che intervengano a tutela delle prerogative del Parlamento”.

A quel punto L’On. Anzaldi chiama in causa la composizione del parterre sottolineando: “D’altronde che il dibattito fosse viziato lo si poteva capire dalla scelta degli ospiti: ben 3 su 5 erano collaboratori del Fatto Quotidiano (Scanzi, Orsini, Donatella Di Cesare), in realtà 3 su 4 visto che Parsi se n’è andato subito. Questo è pluralismo? E’ normale che per parlare di guerra all’Ucraina si invitino contemporaneamente ben 3 collaboratori della stessa testata, la cui linea editoriale è contro l’Ue, contro l’Alleanza Atlantica, contro gli Usa e contro il Governo italiano? È la Rai o il Fatto Tv? Che questo ‘circo’, come è stato definito (da Aldo Grasso, ndr), rappresenti un contributo all’informazione, al pluralismo e alla comprensione di fatti complessi come un conflitto bellico appare davvero improbabile. Che poi gran parte degli ospiti siano addirittura retribuiti, scritturati per ricoprire una parte, merita un approfondito chiarimento in commissione di Vigilanza, affinché i cittadini ne siano pienamente informati“.

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