di Marco Zonetti 🖋️
Sta dilagando la notizia secondo la quale l’USIGRai, potentissimo sindacato dei giornalisti della Tv pubblica, ha vinto il ricorso contro l’Ad Carlo Fuortes in sede di Tribunale di Roma, il quale ha sentenziato che la chiusura dell’edizione notturna della Tgr è “antisindacale”. Il Tribunale ha quindi condannato la Rai a pagare le spese legali e a pubblicare la sentenza sui quotidiani.
In attesa che domattina sui quotidiani vi sia il comunicato ufficiale di cui sopra, abbiamo cercato di capire se la sentenza porterĂ al ripristino dell’edizione cancellata – oggetto d’interrogazioni parlamentari da parte del Senatore Elio Lannutti del Gruppo Misto e di Michele Anzaldi di Italia Viva, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, in quanto edizione identica a quella delle 19.30, come ha denunciato Pinuccio di Striscia la Notizia, e che costava al contribuente diversi milioni di euro di soli straordinari, come precisato dalla stessa Rai all’interrogazione del Deputato Federico Fornaro di Liberi e Uguali.
Abbiamo chiesto delucidazioni a una fonte interna all’azienda, che ci ha risposto che quest’ultima non è affatto tenuta a ripristinare l’edizione cancellata. Mentre il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi precisa a VigilanzaTv che: “Il ricorso dell’USIGRai contestava la mancata informazione preventiva da parte di Fuortes del taglio dell’edizione notturna della Tgr, ma questo non c’entra nulla con il merito della questione. Insomma, il Tribunale riconosce che l’Ad avrebbe dovuto avvertire prima il sindacato interno, in ossequio al rispetto dei rapporti sindacali“.
Pertanto: “Resta quindi pienamente valida la questione posta da Pinuccio e da Striscia la Notizia, alla quale nĂ© l’USIGRai nĂ© il Cdr hanno dato finora risposta: era giusto pagare 5-6 milioni di euro di soldi pubblici per gli straordinari notturni di un’edizione di una manciata di minuti, che rimandava in onda in replica i servizi giĂ trasmessi alle 19.30? Di fronte a questo inspiegabile spreco, Fuortes ha fatto bene a intervenire”. Vi terremo aggiornati.