Video di Mottarone. Anzaldi: “L’informazione Rai ha toccato il fondo. Tutelare tutte le sensibilità”

Il video dell’incidente della funivia di Mottarone, diffuso da tutti i Tg Rai (e non solo) e da molti siti web, ha scatenato un putiferio mediatico nonché la richiesta da parte della Procura di Verbania di rimuovere la sequenza che non era stata neanche mai vista dai familiari delle vittime. Quanto a VigilanzaTv, per nostra scelta etica editoriale non pubblichiamo né il video né le immagini da esso tratte.

Per quanto riguarda la Rai, gli strali si sono concentrati soprattutto sul Tg3 (che ha diffuso per primo il video in questione, tanto da meritarsi anche il rimprovero del Presidente della Rai in scadenza Marcello Foa), poi seguito da tutti gli altri notiziari della Tv di Stato. Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, su Facebook scrive: “Ora tutti i partiti, addirittura il Movimento 5 stelle che ha lottizzato tutte le nomine degli ultimi anni, si accorgono che c’è un problema nell’informazione Rai, dopo la discutibile messa in onda del video agli atti dell’inchiesta sul Mottarone. Meglio tardi che mai, era ora. Allora acceleriamo subito sul cambio dei vertici e la nomina del nuovo Cda. Perché alcuni partiti si ostinano a tenere bloccato da settimane il Parlamento sul voto dei nuovi consiglieri?”.

E, tornando sul caso specifico, ha precisato: “Il video del cavo della funivia che si rompe è stato trasmesso da tutti i telegiornali Rai: se il Tg3 lo ha mandato in onda per primo poiché va in onda alle 12 (prima degli altri), poi il Tg2 delle 13 lo ha trasmesso a sua volta, peraltro senza citare il Tg3 quindi come notizia propria, e a seguire anche il Tg1 delle 13.30 lo ha mandato in onda. La trasmissione del filmato, quindi, è stata pienamente condivisa da tutti i telegiornali Rai. Se c’è un problema, quindi, riguarda tutti i tg. Se c’è un problema etico, come dice con una faccia tosta davvero imbarazzante Foa, riguarda tutti. Di certo in questi anni l’informazione Rai ha toccato il punto più basso“.

In un’intervista a Leggo, l’On. Anzaldi ha poi sottolineato che, salvando il sacrosanto diritto di cronaca, tutte le sensibilità vanno però tutelate. “Per questo il legislatore ha pensato alla fascia protetta, la Tv deve proteggere da questi casi e dare un servizio pubblico“.

Da notare che, nell’edizione delle 20.30 di mercoledì 16 giugno 2021, il Tg2 ha mandato in onda il video con la scritta “esclusiva Tg3”, citando ampiamente il notiziario della Terza Rete e facendo vedere solo pochi secondi della sequenza incriminata. Linea di condotta del tutto diversa rispetto a quella utilizzata nella precedente edizione delle 13.00, quando il Tg2 aveva mostrato tutto il video, senza citare il Tg3.