di Marco Zonetti 🖋️
Quei pochi spettatori sintonizzati ieri, mercoledì 31 agosto 2022 in prima serata, su La7 e sul programma La corsa al voto hanno visto il Ministro per il Sud Mara Carfagna (Azione) snocciolare con placida chiarezza dati economici, sviscerare con sobria autorevolezza complicati aspetti del PNRR e in ultima analisi mangiarsi in un sol boccone i conduttori Paolo Celata e Alessandro De Angelis, costretti ad ascoltarla in quasi religioso silenzio limitandosi ad annuire soggiogati dall’eloquio dell’ospite.
La sera precedente invece, quei pochi spettatori sintonizzati in prima serata su Rai3 e sul programma #Cartabianca hanno visto una particolarmente rampante Luisella Costamagna “aggredire” Carlo Calenda non lasciandolo quasi parlare, tanto da indurre il leader di Azione a lamentarsene in diretta e poi sui social.
Carfagna e Costamagna. Un accostamento in rima che non può non riportare alla mente l’epico scontro fra le due dipanatosi dieci anni fa a Robinson, esperimento poco riuscito di Rai3 condotto dalla giornalista torinese dal marzo al maggio 2012. Nella prima puntata del programma, Costamagna invitò Carfagna, già Ministro delle Pari Opportunità nel Governo Berlusconi IV, e le tese una sorta di agguato incalzandola con un fuoco di fila di domande sul suo passato di soubrette, sul rapporto con il Cavaliere, “parlando di tacchi, capelli, calendari, giudizi sull’aspetto fisico dell’ex premier” come scrisse invelenita Loredana Lipperini deplorando l’approccio della Costamagna sulla scia di altre intellettuali quali Marina Terragni (“Si è fatta male lei e ha fatto male a tutte le donne”) e Giovanna Cosenza.
Carfagna, dal canto suo, controbatté punto per punto con calma a dir poco olimpica, rispondendo con sottili stilettate alle goffe manganellate della conduttrice, mettendola di fatto al tappeto. Sulla stampa del giorno dopo, il trionfo di Mara Carfagna e la sconfitta di Luisella Costamagna erano unanimamente riconosciuti.
La stessa Selvaggia Lucarelli, ripresa da Dagospia, si domandò ironicamente se la Costamagna non fosse in realtà l’ufficio stampa della Carfagna visto il servizio resole. Si può dire che fu proprio quell’intervista-tranello a sdoganare definitivamente l’attuale Ministro per il Sud, confermandone le capacità dialettiche, una certa mordace ironia e senz’altro una vivida intelligenza. Si scoprì poi che, prima dell’intervista, Mara si era affidata a un coach d’eccezione – Antonello Piroso – che l’aveva allenata magistralmente per quell’incontro di “pugilato” verbale.
Lecito domandarsi quindi cosa debba aver pensato qualche settimana fa Mara Carfagna nell’apprendere che, fra i concorrenti della prossima stagione di Ballando con le stelle, ci sarà anche la compunta Luisella Costamagna, la stessa che da autorevole giornalista tutta d’un pezzo le aveva più volte rinfacciato il passato di ballerina televisiva e di personaggio da intrattenimento leggero durante quella famigerata intervista. Insomma, neanche gli sceneggiatori di una soap anni Ottanta come Dynasty, con le sue epiche catfight tra Krystle e Alexis, avrebbero potuto immaginare un tale eclatante sviluppo. E una tale emblematica nemesi.