di Marco Zonetti 🖋️
Chi sta seguendo il Festival di Sanremo 2022 si è senz’altro reso conto che nella cittadina di mare e all’Ariston c’è stata la transumanza di divi, divetti e aspiranti tali e che, fra di loro, i più inseriti in àmbito Rai possono perfino sedersi in prima fila a favore di telecamera e vicino ai dirigenti ché è sempre utile, ancorché del tutto inopportuno.
Volti Rai, maschi e femmine, smaniosi di visibilità e protagonismo, si “accontentano” ufficialmente della prima fila ma li vedi sbracciarsi come capistazione al fine di attirare le telecamere e rubare per un attimo il video a chi è invece sul palco. E nei loro sguardi rapaci e nei loro vestitoni stile Rossella O’Hara al ballo delle Dodici Querce, che fin da bambini – sempre maschi e femmine – sognavano d’indossare quando provavano i discorsi in bagno con lo shampoo alle mele verdi in mano a mo’ di Oscar, nei loro sguardi dicevamo s’intravede la brama di essere a fianco o più probabilmente al posto del conduttore del Festival l’anno prossimo. E in certi casi, ahinoi, ciò potrebbe anche succedere.
Osservando le manovre di tutti questi parvenu dell’Ariston, manovre spesso da loro immortalate sui social network con foto ritoccate da filtri ed effetti speciali che neanche Avatar, è nostro parere degno di lode chi invece sul palco dell’Ariston ci è salito per davvero e che però non se la tira per niente, bensì fa il suo mestiere con umiltà portando a casa – a differenza di altri – i risultati.
Parliamo per esempio di Anna Falchi, oggi accanto a Salvo Sottile al timone dei Fatti Vostri su Rai2, programma che spopola nella fascia di mezzogiorno. Nel 1995, Falchi affiancava assieme a Claudia Koll Pippo Baudo in una delle più amate edizioni del Festival. Quella che consacrò il talento di Giorgia, vincitrice con Come saprei. Che vide Andrea Bocelli cantare Con te partirò, singolo italiano più venduto al mondo. Unica edizione a meritare il Telegatto come trasmissione dell’anno e che ottenne il 66,42% di share, seconda più vista di sempre dopo quella del 1987.
Anna Falchi, bella e autoironica, ottenne un clamoroso successo personale conquistando il pubblico con la sua simpatia. Ventisette anni più tardi, anziché vivere di glorie riflesse, lei che sul palco dell’Ariston ci è salita per davvero e per giunta accanto all’icona Baudo, non se la tira minimamente e non la si trova a Sanremo piazzata di fronte al teatro a sgomitare per farsi notare a tutti i costi e per strappare su Instagram l’ebbrezza del commento entusiasta di Sbirulina54 e di Camionista_Portogruaro.
Prendano esempio i bulimici di protagonismo Rai, maschi e femmine, che da qualche tempo a questa parte non si perdono neanche una prima (comunione), e che hanno trasformato la Tv pubblica nel teatrino del loro riscatto personale a discapito del prossimo. Nonché, ci teniamo ad avvisarli, a rischio della loro carriera futura – in Italia la sovraesposizione è la prima fermata dell’autobus verso l’oblio -visto che, oltre ad annoiare i telespettatori hanno già irritato, e da tempo, chi di dovere a Viale Mazzini.