Lazio rosso per dati vecchi di 14 giorni. Anzaldi: “Qualcuno dia spiegazioni ai cittadini”

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La notizia di un’Italia pressoché blindata dalle misure anti Covid-19 per le prossime settimane ha gettato nello sgomento molti cittadini, specie nei casi in cui dal giallo si passerà direttamente al rosso come nel Lazio. Oggi lo stesso assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, si è lamentato della chiusura a fronte di dati vecchi di 14 giorni, confutati da rilevazioni più recenti. Parole che hanno suscitato le perplessità del Deputato Michele Anzaldi (Iv).

“Dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità D’Amato” ha scritto su Facebook, “secondo cui il Lazio e Roma sono diventati zona rossa per dati vecchi di 14 giorni e che sarebbero smentiti da indicatori più recenti, è urgente che qualcuno dia spiegazioni pubbliche ai romani e a tutti i cittadini della Regione: la zona rossa che inizia lunedì è giusta o no? E’ avvalorata dai parametri o c’è stato un errore?“.

E ancora: “Zona rossa significa danni economici molto pesanti per le imprese, ristoratori, bar, negozi, e significa disagi enormi per le famiglie, con la chiusura per la prima volta anche di materne ed elementari. Visto che viene chiesto un gigantesco sacrificio ai cittadini, il minimo è che si diano spiegazioni chiare e convincenti in maniera pubblica e trasparente, per evitare di alimentare non solo disagi ma anche rabbia sociale. Che a farlo siano il Governo o la Regione, il Comitato tecnico scientifico o l’Istituto superiore di Sanità, l’importante è che vengano dati immediati chiarimenti“.

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