Casalino rottamato. Ecco il nuovo diktat di Grillo per le ospitate Tv del M5s

Conte Gruber Otto e mezzo M5s Beppe Grillo

Beppe Grillo torna a occuparsi di tv e di ospitate nei talk show. Lontani i tempi nei quali il “megafono” del M5s aborriva i programmi d’informazione quali sentina di ogni possibile nefandezza, impedendo ai suoi meravigliosi e onesti ragazzi di parteciparvi. Perdute nelle nebbie dell’oblio le vicende dell’ex Consigliera comunale di Bologna Federica Salsi e del Senatore Marino Mastrangeli, ostracizzati con disonore dal Movimento poiché ospiti rispettivamente di Ballarò e dei vituperati programmi di Barbara D’Urso (dove poi i portavoce pentastellati hanno finito per sguazzare felici). Da un pezzo, ormai, la Tv pullula di grillini a ogni ora del giorno, e nelle loro rare assenze sono sostituiti da giornalisti schierati a loro favore.

Ma ora, con la caduta di Giuseppe Conte e i conseguenti rivolgimenti interni al Movimento (passato in soli tre anni dal governo con la Lega al governo con il Pd al governo con Lega, Pd e Berlusconi), si cambia musica. Rottamato il “Codice Rocco”, ovvero l’apparato di regole promosso da Rocco Casalino per molto tempo responsabile della comunicazione grillina ed ex Portavoce dell’ex Presidente del Consiglio, misure imposte per anni ai conduttori dei talk show in questione (e addirittura ai telegiornali, come svelato dal Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi), ecco che Grillo sul suo blog snocciola una nuova serie di imperativi riguardo al “come, quando, perché” dell’ospitata televisiva dei suoi portavoce.

“Non è più tollerabile che il dibattito sui temi che interessano ai cittadini venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte” scrive Grillo, colui che ha fatto delle grida la sua cifra politica, nel post intitolato L’etica dell’informazione.Non è più accettabile che le immagini dei servizi e degli ospiti in studio vengano svilite con inquadrature spezzettate e artatamente indirizzate. Non è più ammissibile che l’ospite in trasmissioni televisive (rappresentante politico, esperto, opinionista, ecc.) venga continuamente interrotto quando da altri ospiti, quando dal conduttore, quando dalla pubblicità, che determina il livello del programma fomentando la litigiosità ed immolando il rispetto della persona sull’altare dell’audience”.

Definendo tutto ciò di cui sopra “intrattenimento di bassa lega che sfocia in propaganda da quattro soldi”, il comico genovese esige “rispetto dell’informazione e dei cittadini che seguono da casa” e chiede a gran voce che gli esponenti pentastellati “ospiti in trasmissioni televisive, siano messi in condizione di poter esprimere i propri concetti senza interruzioni di sorta per il tempo che il conduttore vorrà loro concedere, e con uguali regole per il diritto di replica, che dovrà sempre essere accordato”.

Da perfetto conoscitore della grammatica televisiva qual è, Grillo precisa inoltre che i suoi “portavoce siano inquadrati in modalità singola, senza stacchi sugli altri ospiti presenti o sulle calzature indossate, affinché l’attenzione possa giustamente focalizzarsi sui concetti da loro espressi“.

Viene un po’ da ridere, se pensiamo che per anni gli esponenti grillini sono intervenuti negli show televisivi senza quasi alcun contraddittorio di sorta, spesso con conduttori compiacenti che, oltre a non porre la proverbiale “seconda domanda”, non formulavano talvolta neanche la prima, soprattutto su certi canali e in certi programmi.

E, visto che siamo in tema di “domande”, ci chiediamo a quale titolo Grillo parli ancora a nome del M5s, dettando finanche una serie di regole. Si esprime in qualità di “megafono” del Movimento? Di “padre nobile”? Di “capo politico” ombra? Qual è esattamente, al momento, il suo ruolo nel M5s alleato di Letta, Salvini e Berlusconi nel governo europeista con Draghi? Invitiamo i conduttori televisivi a porre questa domanda ai loro ospiti pentastellati. Sempre che non siano troppo occupati a impedire che vengano inquadrate le calzature o a vigilare che non vi siano stacchi sugli altri ospiti presenti.